Lotta contro le slot machine Mezzocorona premia chi non le ha più
Nove bar, quattro tra ristoranti e pizzerie e quattro alberghi con annesso bar aperto al pubblico. Ma a Mezzocorona tra questi sono soltanto due quegli esercizi pubblici che ospitano le famigerate slot machine, macchine mangia soldi.
Non è un caso. L’amministrazione comunale da anni ha avviato un progetto di sensibilizzazione verso gli esercenti circa la dismissione di tali apparecchi che inducono alla dipendenza da ludopatia (gioco patologico). Nel 2012 infatti è stata votata in consiglio comunale la limitazione della presenza di nuovi apparecchi da gioco entro il raggio di 300 metri dai luoghi sensibili individuati con apposita delibera (chiese, parchi urbani, scuole, campi sportivi, palestre, oratorio, biblioteca, ambulatori, casa di riposo e stazioni). Non solo: il Comune ha attivato una serie di momenti di approfondimento con specialisti che, a vario titolo, concorrono nel contrastare il fenomeno della ludopatia.
Nei giorni scorsi le assessore comunali Monica Bacca e Monica Furlan hanno organizzato, in collaborazione con gli altri enti del territorio, una serata dove sono stati presentati i risultati delle azioni messe in campo durante la scorsa amministrazione e hanno successivamente premiato quanti si sono distinti in questo percorso virtuoso. Buono il bilancio emerso: negli ultimi tre anni, sono stati ben cinque i locali che hanno dismesse le slot machine mangia-soldi.
«La vicinanza alle famiglie e ai loro problemi economici, che in questo periodo di crisi sono accentuati, ci impone di essere vigili e contrastare in tutti i modi possibili la possibilità di diventare schiavi di questa nuova dipendenza» ha sottolineato Monica Bacca, assessore alla salute.