Mezzocorona, mostra paesaggi
«Paesaggi umani». È aperta, nello spazio espositivo della Cassa rurale di Mezzocorona, la mostra fotografica ideata nel contesto della terza edizione del progetto «A Nord di Trento, a Sud di Bolzano»: una ricerca sul territorio per amalgamare urbanisticamente la Piana Rotaliana e la Bassa Atesina.
L’iniziativa, nata due anni fa per volontà della Comunità di valle Rotaliana Königsberg e della Comunità comprensoriale Oltradige Bassa Atesina, si prefigge di abbattere quel confine etnico e urbanistico esistente da quasi un secolo tra Salorno e Roveré della Luna, che divide i due territori, differenziando usi, costumi ed architettura.
Come emerso nei frequenti incontri tra il presidente della Comunità Rotaliana, Gianluca Tait, e il presidente della Comunità della Bassa Atesina, Edmund Lanziner, non ha senso caratterizzare in maniera diversa, soprattutto sotto il profilo urbanistico, l’Asta dell’Adige che congiunge Bolzano a Trento; per rendere più armonioso il paesaggio e uniformare il territorio, è indispensabile il confronto e, soprattutto, l’intesa comune sulla gestione futura dell’area.
Da questi presupposti è nato il progetto, curato dalle sezioni di Trento e Bolzano dell’Inu (l’Istituto nazionale di urbanistica) ed in collaborazione con Ambiente Trentino, che prosegue, ora, con la mostra fotografica allestita a Mezzocorona.
Le immagini documentano i paesaggi ed alcuni momenti di vita sociale che legano i due comprensori. Dovrebbero aiutare ad individuare le scelte future per valorizzare il senso di identità territoriale pur mantenendo la diversità linguistica e culturale delle due Comunità confinanti fra loro.
Le fotografie esposte sono di Pierluigi Cattani Faggion, Alessio Coser, Silva Corvetta e Heinrich Wegmann. Accanto a questi scatti vengono presentati tre video di Michele Trentini che propongono un’indagine su quattro principali declinazioni tematiche: paesaggi in movimento, paesaggi pubblici, paesaggi della cura e protezione, paesaggi multiculturali.
Il catalogo della mostra, curato da Giovanna Ulrici (presidente di Inu Trento), è arricchito dai saggi di Luca Chisté, Vincenzo Curzel, Peter Morello, Marta Villa, Chiara Rossi e Bernhard von Wolghemuth. Gli autori descrivono, con grande spirito di osservazione, le diverse tradizioni e stili di vita delle genti sotto l’aspetto culturale, i legami e le forme di uso e di rappresentazione dello spazio che abitano, i loro bisogni e le risorse umane dei due territori.
La mostra «Paesaggi umani» resterà aperta a Mezzocorona fino al prossimo 24 aprile, ed è visitabile dalle 17 alle 19 esclusa la domenica.