Altavalle, il candidato Paolazzi lotta contro il «quorum»

di Pietro Gottardi

L’unico «avversario» del candidato sindaco di Altavalle si chiama «quorum». Matteo Paolazzi, 38 anni, già sindaco di Faver ed ex presidente della Cantina LaVis, correrà infatti da solo con la sua lista per diventare il primo sindaco del neocostituito comune nato dalla fusione fra Faver, Valda, Grumes e Grauno.

In realtà il processo condiviso che ha portato alla fusione e la presenza in lista di nomi di peso nelle ultime amministrazioni degli ex comuni, mette quasi del tutto al riparo Paolazzi e la sua squadra da possibili sorprese. Squadra che se il quorum verrà superato, entrerà al completo in consiglio comunale, visto che la lista oltre al candidato sindaco, si compone di 14 nomi.

«La scelta - spiega Paolazzi - è avvenuta partendo da una base di circa 40 persone, tra ex consiglieri ed amministratori e rappresentanti dell’associazionismo dei quattro comuni, che hanno condiviso il programma, incentrato sulla valorizzazione delle potenzialità turistiche della nostra zona nel solco dell’esperienza della Rete delle Riserve e sul recupero dei nostri centri storici».

Rispetto alla rappresentanza che ciascun ex comune avrà in Altavalle, sei sono i candidati di Faver (oltre al candidato sindaco gli ex assessori Luca Nardin e Anna Paolazzi, i debuttanti Andrea Nardin e Daniele Tabarelli); cinque di Grumes (l’ex sindaco e presidente della Comunità di valle Simone Santuari, l’ex vicesindaca Vera Rossi e l’ex assessore Andrea Girardi con Emilio e Marica Pojer); due di Valda (l’ex vicesindaca Tiziana Menegatti e la giovanissima Caterina Fassan) e due di Grauno (Bernardino Pedot e Adriano Felicetti).

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