Cavedine, la minoranza attacca la sindaca Ceschini sul bilancio
«La “battaglia” in consiglio comunale ha messo a nudo i difetti della sindaca Ceschini e di una maggioranza che ha scarsa capacità di programmazione e poca conoscenza del bilancio e della situazione economica (sia dell’ente che congiunturale)». Progetto Comune, il gruppo di minoranza in consiglio comunale a Cavedine che fa capo a Renzo Travaglia, ad un anno dall’insediamento della nuova giunta passa all’attacco e lo fa partendo dal rendiconto dell’esercizio 2015, il documento discusso lo scorso 22 giugno, che riporta le entrate effettivamente realizzate e le spese effettuate nell’ultimo anno amministrativo.
«In nostro gruppo - si legge in una nota - si è sentito in dovere di manifestare, tramite una dichiarazione di voto, il proprio stupore nell’apprendere che il bilancio 2015 si è chiuso con un avanzo di amministrazione di 258.216,03 euro. Sin dal momento dell’elezione la sindaca e gli assessori si sono lamentati del fatto che non c’erano soldi. E giù critiche alla precedente amministrazione insinuando di aver lasciato in eredità ai successori un bilancio in dissesto o, peggio, dicendo di aver “trovato i debiti” al momento dell’insediamento, ma dimenticandosi di dire (molto stranamente) che c’erano anche i soldi per pagare tutte le pendenze in essere».
Il gruppo che fa capo all’ex sindaco Renzo Travaglia sottolinea che «il bilancio si è chiuso con un avanzo sostanzioso e il dato sarebbe stato ancora maggiore se si considerano i 73.000 € “regalati” in novembre alla Comunità di Valle per finanziare opere sovraccomunali. Di fatto c’erano circa 330.000 euro che non sono stati spesi e contestualmente, le tasse sono aumentate e si sono registrati tagli insensati sui servizi, sui contributi alle associazioni e sul personale dell’azione 19». La domanda che pone la minoranza, è conseguente: «Che senso ha aumentare le imposte (e quindi le entrate), se non si riesce nemmeno a spendere i soldi che già ci sono in cassa? Quanto lavoro si sarebbe potuto distribuire a persone, artigiani e imprese locali, e quanti servizi realmente importanti si sarebbero potuti fornire alla popolazione?
Questo rendiconto è la dimostrazione, una volta di più, che al giorno d’oggi la politica può fare la differenza se fatta da amministratori competenti che sanno sfruttare le armi che vengono date loro in dotazione». Ma le critiche alla sindaca Ceschini e alla sua giunta non finiscono qui. L’ultimo affondo riguarda il Prg: «Come se non bastasse l’essersi dilungati con l’iter per circa 14 mesi - conclude il gruppo Progetto Comune - la sindaca e la sua giunta non mostrano nemmeno ai consiglieri comunali il lavoro che è stato fatto. Bell’esempio di efficienza e trasparenza».