Entro fine anno a Lavis il bikesharing di E-Motion

Già entro la fine di quest’anno Lavis potrebbe entrare a pieno regime in E-Motion, il sistema di bikesharing voluto dall’Assessorato alle infrastrutture e all’ambiente della Provincia che fa capo all’assessore Mauro Gilmozzi.
 
Il condizionale è ancora d’obbligo, anche se è più una questione di forma che altro: l’accordo fra l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Brugnara e gli uffici provinciali competenti, infatti, è ormai stretto e mancano solo i termini dell’ufficialità.  
 
«Se, come pare, il disegno si completerà - spiegano il vice sindaco Luca Paolazzi e l’assessore Andrea Fabbro che in tempi diversi hanno portato avanti le trattative - sul territorio comunale entro la fine dell’anno verranno realizzate tre stazioni per bici a pedalata assistita e non, a disposizione della popolazione con la finalità di incentivare sistemi di mobilità sostenibile».
 
I mezzi potranno essere utilizzati attraverso una card dedicata consegnata dopo essersi registrati al servizio, oppure attraverso una app per smartphone rilasciata proprio nei giorni scorsi. Utilizzo che potrà essere fatto sia all’interno del territorio comunale, che nei collegamenti ciclabili a sud con Trento e a nord con Mezzolombardo e Mezzocorona, dove E-Motion è già operativo.
 
L’operazione si annuncia vantaggiosa per il Comune di Lavis, visto che i costi di infrastrutturazione sarebbero a carico della Provincia con il Comune chiamato ad individuare i luoghi dove collocare le “stazioni”, portandovi la corrente elettrica per gli stalli di ricarica delle bici a pedalata assistita, e ad accollarsi poi le spese della corente stessa. 
 
«Le postazioni che abbiamo individuato sono tre - spiega Fabbro -. Una in piazza Grazioli, una a Pressano e una alla stazione delle Fs vicino a Zambana». Una dislocazione che tende a perseguire due obiettivi: agevolare i collegamenti fra Pressano e Lavis (tanto che al fine di agevolare il superamento del dislivello le biciclette nella frazione collinare saranno tutte a pedalata assistita) e favorire l’interconnessione con sistemi di trasporto pubblici come l’autobus della linea 17 ed il treno. «La stessa logica - aggiunge Paolazzi - sottenderà la realizzazione della quarta “stazione” prevista presso la futura nuova stazione della Trento-Malè non appena saranno ultimati i lavori di interramento».  
 
Dal punto di vista dell’utente, una volta eseguita la registrazione, l’utilizzo della bicicletta è gratuito se essa viene usata per meno di un’ora anche più volte nella stessa giornata.
L’adesione al servizio comporta per l’utente un costo fisso di 15 euro annui, addebitato mediante il sistema di domiciliazione bancaria, alla fine dell’anno di riferimento unitamente al costo relativo all’utilizzo delle biciclette.

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