Paganella, sul progetto sovracomunale intesa difficile fra i cinque sindaci
Per trovare un’intesa su un unico progetto di valenza sovracomunale, i cinque sindaci della Comunità Paganella avevano deciso di rinunciare a realizzare singole opere nei propri paesi, accumulando gli avanzi delle precedenti amministrazioni e facendoli confluire nel Fondo strategico territoriale per un progetto comune che va presentato in Provincia entro fine anno. Però, nelle riunioni della conferenza dei sindaci, finora non è stata raggiunta quell’intesa auspicata per convergere su un unico progetto condiviso.
Tanto per cominciare, Andalo rivendica con Fai di non aver ricevuto nulla dal precedente Fondo territoriale. Dovevano arrivare, ad Andalo, i soldi per la copertura di due campi di tennis e a Fai, il finanziamento per la ristrutturazione della scuola elementare. La Provincia non aveva, però, accolto le due richieste, stralciandole dal Fut. Ora Andalo ha presentato il progetto della variante che consentirà di snellire il traffico sull’altopiano, evitando il solito congestionamento nel centro del paese per i veicoli in transito verso Molveno e verso Fai.
Però, la proposta di Andalo non è condivisa dagli altri sindaci: c’è chi insiste sull’anello ciclopedonale per collegare tutti i paesi dell’altopiano (nella foto sotto il tracciato) o chi ancora è convinto che un campo di golf possa accrescere l’economia turistica. Tant’è che invece di un’unica proposta, sul tavolo ne sono finite ben dodici! [[{"type":"media","view_mode":"media_preview","fid":"1514076","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"180","width":"180"}}]]
E il sindaco di Cavedago, Silvano Daldoss, ha abbandonato il tavolo nell’ultima seduta: «È stato solo un piccolo incidente di percorso - spiega -, mi sono già chiarito con il presidente della Comunità Paganella, Gabriele Tonidandel. L’abbandono del tavolo voleva solo essere un segno di dissenso da parte mia rispetto all’impostazione del lavoro. Tant’è che ci ritroveremo già venerdì sera per proseguire il nostro confronto, in vista dell’incontro con l’assessore provinciale Carlo Daldoss».
Incontro che è già stato fissato ad Andalo per il tardo pomeriggio di lunedì prossimo e al quale parteciperà anche una delegazione degli operatori economici dell’altopiano. La quadra sarà complicata. Infatti, i due milioni e mezzo di euro raggranellati tra avanzi delle amministrazioni (315.000 euro), contributo provinciale sul Fondo strategico (1.786.953 euro) e un fondo proprio messo a disposizione dalla Comunità (circa 400.000 euro), non basterebbero nemmeno per realizzare l’anello ciclopedonale, unica opera che coinvolgerebbe tutti i cinque comuni e sulla quale sono tutti d’accordo.
Le dodici proposte in ballo : pedonalizzazione del centro storico di Andalo; realizzazione di una rete ciclopedonale che collega tutti i cinque paesi; recupero e valorizzazione dei luoghi per un turismo sostenibile; «La piazza che diventa verde» (Fai); realizzazione area naturalistica tra le località Pradel e Priori (Molveno, Andalo e Cavedago); parco fluviale nel torrente Sporeggio (Cavedago e Spormaggiore); «La via delle malghe», dalla Paganella al Monte Fausior con mobilità sostenibile (Fai e Spormaggiore); nuovo Camping delle Dolomiti (in località Priori a Cavedago) e ampliamento Camping di Andalo; «Fly Line», un cavo in acciaio lungo 1.200 metri sospeso nella forra del Rio Molini per «volare appesi a un filo» con imbracatura (Cavedago); campi di golf sui prati tra Maso Toscana, ad Andalo, e località Priori a Cavedago; centro visitatori e culturale a Castel Belfort (Spormaggiore,; «Museo a cielo aperto», un percorso etnografico tra vecchi mulini e antiche segherie (Spormaggiore e Cavedago); valorizzazione area archeologica e villaggio retico «Dos Castel» (Fai).