Bici elettriche E-Motion a Lavis La Provincia si accolla 90 mila euro
Un colpaccio da 90 mila euro quello messo a segno dall’amministrazione comunale di Lavis, riuscita a convincere la Provincia a portare a proprie spese il servizio di bike-sharing E-Motion. Che la trattativa fra il Comune (nella persona dell’assessore competente Andrea Fabbro) ed il Servizio opere stradali e ferroviarie fosse in dirittura d’arrivo, lo aveva anticipato qualche settimana fa questo giornale. Ora è arrivata anche l’ufficialità, con la determina del dirigente del servizio che ha approvato il progetto .
A «benedire» la richiesta di poter aderire al servizio di bike sharing, compatibile con quello in funzione a Trento, è stato l’assessore provinciale alle infrastrutture e all’ambiente, Mauro Gilmozzi, che in data 18 ottobre ha dato disposizioni affinché il Servizio per lo sviluppo sostenibile e aree protette mettesse a disposizione del Servizio opere stradali e ferroviarie i fondi necessari per la realizzazione delle ciclostazioni e per interconnetterle con il sistema attivo a Trento. Tali fondi ammontano a 90 mila euro (di cui 73.725 per fornitura e posa stazioni di ricarica, biciclette, software e relativa gestione), con l’unico onere per il Comune di individuare dove collocare gli stalli, facendovi arrivare la corrente elettrica.
Tre le postazioni che si andranno a realizzare: una in piazza Grazioli, una a Pressano e una alla stazione delle Fs vicino a Zambana. Una dislocazione che tende a perseguire due obiettivi: agevolare i collegamenti fra Pressano e Lavis (tanto che al fine di agevolare il superamento del dislivello le biciclette nella frazione collinare saranno tutte a pedalata assistita) e favorire l’interconnessione con sistemi di trasporto pubblici come l’autobus 17 ed il treno. Secondo la stessa logica, una quarta stazione sarà poi realizzata presso la futura stazione della Trento-Malè non appena ultimati i lavori di interramento. Le biciclette potranno essere utilizzate attraverso una card dedicata consegnata dopo essersi registrati al servizio (15 euro costo annuale, più un tot ad utilizzo se superiore ad un’ora al giorno), oppure attraverso una app per smartphone.