La lite per il sorpasso finisce in ospedale
Due automobilisti sono arrivati allo scontro fisico
È terminato al pronto soccorso del Santa Chiara uno screzio, poi sfociato in aggressione, fra due automobilisti trentini.
Il battibecco sarebbe scoppiato per motivi «di strada», lungo la manciata di chilometri che separano Trento e Lavis. E sulla scena della lite è spuntata anche una bomboletta di spray urticante al peperoncino. I due, che si accusano l'uno con l'altro, sono stati visitati in ospedale per botte ed escoriazioni. Tutto è iniziato domenica sera, verso le 20.
Nella stessa direzione, dal capoluogo verso nord, andavano i due mezzi, un Fiat Doblò ed una macchina. Il conducente del furgone, stando alle accuse dell'altro automobilista, viaggiava molto piano e stava al centro della strada non dando la possibilità a colui che lo seguiva di superarlo. Per farsi strada quest'ultimo ha iniziato a sfanalare: una mossa che non è piaciuta all'uomo al volante del furgone.
Il nervosismo ha iniziato a salire in entrambi i guidatori, con il primo che avrebbe continuato ad impedire il sorpasso ed il secondo che accedeva e spegneva gli abbaglianti. Ad un certo punto il Doblò si sarebbe fermato in mezzo alla corsia, obbligando la macchina ad uno stop forzato: fra i due automobilisti sono volati i primi insulti. Poi i mezzi hanno ripreso la marcia, l'auto avrebbe superato il furgone, ma è seguito un altro improvviso stop.
In via Nazionale a Lavis, all'altezza dell'incrocio con via Segantini, è andata in scena la seconda e più violenta parte della lite: uno dei due automobilisti, con in mano una pila, ha minacciato l'altro conducente che, per tutta risposta, ha afferrato la bomboletta di spray urticante. Un veicolo è stato preso a calci, i due uomini si sono spintonati: per separarli sono intervenute alcune persone che si erano accorte che la lite stava degenerando. Qualcuno ha chiamato i carabinieri e il 118.
In via Nazionale sono arrivate, dopo pochi minuti, un'ambulanza e la pattuglia. I due uomini coinvolti nella lite, entrambi residenti in Rotaliana, sono stati identificati. Non erano sotto l'effetto dell'alcol. Sono andati al pronto soccorso per accertamenti e sono stati dimessi con prognosi di guarigione di alcuni giorni: saranno loro a valutare se presentare querela contro «l'avversario». Danneggiamento, minacce e lesioni sono i reati ipotizzabili.
L'episodio accaduto domenica sera a Lavis non è, purtroppo, un caso isolato. L'Asaps, l'Associazione sostenitori amici della polizia stradale, raccoglie ogni anno i dati relativi alle liti fra automobilisti. Nel 2015 (i numeri 2016 sono in corso di elaborazione) sono state registrate in tutta Italia 182 aggressioni fisiche violente (+4,6% rispetto all'anno precedente) che hanno causato addirittura 7 morti e 258 feriti. In 66 casi sono state usate armi proprie come coltelli o pistole (per 31 volte) o improprie, come cacciaviti, cric, mazze da baseball, ombrelli, bastoni o la stessa vettura (35 volte). Gli episodi sono accaduti prevalentemente di giorno.
Nel 2015 in Trentino Alto Adige sono state registrate 4 aggressioni; erano 2 nel 2014. Il record negativo va alla Lombardia con 27 episodi violenti, mentre in fondo alla classifica, con un solo caso, ci sono Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Molise e Calabria.
(Foto d'archivio)