"Sul trenino di valle la Provincia ha promesso impegno ma non si vede"

Il treno è il loro mezzo di trasporto preferito e quindi la puntualità è una qualità che apprezzano e che ricercano nelle persone. «Non abbiamo ancora perso la speranza di trovarla nei politici trentini, ma col passare del tempo le nostre perplessità a riguardo non fanno che aumentare: il 2026 è vicino, ma mentre in Alto Adige sono già pronti a sfruttare l’occasione del tunnel del Brennero per valorizzare col treno anche le loro valli, da noi tutto è ancora immobile» affermano Giuliano e Piergiorgio Poier, Renato Gottardi e Luciano Nardin rappresentanti del Comitato «Per non perdere il treno - Valle di Cembra». 
 
Il gruppo è particolarmente attivo a supporto dell’associazione TransDolomites che sotto l’appassionata guida di Massimo Girardi, dal 2006 si prodiga per la promozione delle tematiche inerenti la mobilità ed il turismo sostenibile nelle valli di Fassa, Fiemme e Cembra in particolare attraverso l’organizzazione e la sponsorizzazione di convegni, ricerche e studi sulle forme alternative di trasporto in ambiente alpino, il miglioramento della qualità della vita e la condivisione degli obiettivi previsti dalla convenzione delle Alpi.
 
La «costola» cembrana di TransDolomites, nata nel 2010, è particolarmente motivata e attiva, tanto che dopo aver illustrato nel corso di numerosi incontri e serate divulgative svolte nei paesi la fattibilità del Trenino dell’Avisio (sia con riferimento allo storico progetto asburgico, sia a quello recente di Qnex) e i vantaggi che deriverebbero alla popolazione, hanno coinvolto nella partita anche i consigli comunali di Altavalle, Cembra Lisignago e Giovo oltre alla Comunità di Valle, ottenendo voto favorevole alla mozione a sostegno al progetto.
 
«Ovviamente siamo soddisfatti di essere riusciti a spiegare e far apprezzare le nostre ragioni - sottolinea Giuliano Poier, presidente del comitato cembrano -. Ora però dalle parole bisogna passare ai fatti, e non mi riferisco ai Comuni che solo in tempi recentissimi si sono espressi a favore della mozione». Ad essere sferzato nella fattispecie è il Consiglio provinciale: «La mozione presentata dall’allora vice presidente Diego Mosna - ricorda Poier - venne votata all’unanimità nel 2014, ma da allora nulla più dalla Provincia è stato detto né tantomeno fatto rispetto a quanto proposto da TransDolomites».
 
Il richiamo ai politici trentini è chiaro: «Assodato che la ferrovia di valle è fattibile - chiedono in coro i rappresentanti del comitato “Per non perdere il treno” - la Provincia a questo punto dovrebbe farsi promotrice di un progetto articolato, da portare sul territorio, dialogando con le valli, in questo richiamando l’impostazione di un grande trentino del passato come Paolo Oss Mazzurana. Nel frattempo dovrebbe poi darsi da fare per reperire i finanziamenti sia a livello nazionale che di Comunità Europea, senza dimenticare l’interesse alla realizzazione di opere simili, già manifestato da grandi gruppi svizzeri, austriaci e cinesi».

comments powered by Disqus