A Mezzocorona la nuova scuola in legno cresce a vista d'occhio
E’ già tempo di traguardi parziali a portata di mano al grande cantiere del polo scolastico di Mezzocorona, aperto un anno fa. Tra qualche mese, di sicuro entro la primavera del 2018, le ditte impegnate nelle lavorazioni - per le opere in muratura la Mak di Lavis e per quelle in legno la Stp di Predaia - consegneranno l’ala comprendente palestra e mensa.
«Per quanto concerne la palestra - spiega l’ingegner Elmar Mattevi, tecnico della ditta nonesa che ci fa da guida all’interno del cantiere - la scelta è stata quella di conservare i vecchi pilastri demolendo tutto il resto». Ora la nuova «scatola» della struttura è praticamente conclusa: «Sono stati eseguiti i tamponamenti in laterizi (i muri perimetrali, ndr) e realizzata la nuova copertura in legno - spiega il nostro Cicerone -. Il riscaldamento sarà a pavimento».
L’ampia sala mensa - anch’essa in avanzato stato di realizzazione - è adiacente a palestra e spogliatoi e si affaccia a nord, lungo via Fornai, per intenderci.
Se per palestra e mensa l’intervento - messo al passo con i tempi grazie a tecniche di lavorazione, materiali e soluzioni ingegneristiche di ultima generazione - è rimasto sulla falsariga dell’impianto originario, radicalmente nuovo si presenta quello relativo ai padiglioni scolastici veri e propri.
Due gli edifici che ospiteranno le aule più l’auditorium e la loro innovativa peculiarità rispetto alle vecchie scuole, sarà quella di essere costruiti interamente in legno eccezion fatta, ovviamente, per le fondamenta in cemento armato. «Il primo blocco, limitatamente a muri perimetrali, tramezze e tetto lo abbiamo già completato - continua l’ingegner Mattevi -. Del secondo siamo ad un terzo dell’intervento».
La ripartizione dei lavori fra Mak e Stp in queste settimane si nota in modo netto, visto che le rispettive maestranze stanno lavorando in contemporanea: i muratori della Mak impegnati ad armare e gettare le strutture in calcestruzzo ed i carpentieri della Stp ad assemblare pareti e travi degli edifici: «Edifici - spiega il tecnico - realizzati con il sistema costruttivo X-Lam che è un po’ il nostro marchio di fabbrica. Piano terra e primo piano ospiteranno le aule; il sottotetto sarà adibito a locali tecnici».
Vedere parte degli edifici già in piedi e praticamente finiti se osservati dall’esterno, non deve però far credere che sia prossima la conclusione dei lavori: «Mancano ancora tutti gli impianti, lavorazioni delicate che portano via tempo e che sono affidate in subappalto a ditte specializzate - sottolinea Mattevi -. Il termine di consegna dell’opera scade a marzo 2019 e se tutto continuerà a filar liscio riusciremo ad onorare l’impegno».
Detto dello stato dell’arte del cantiere, di seguito ecco alcuni interessanti dati che inquadrano, dal punto di vista tecnico l’intervento in atto a Mezzocorona (costo complessivo 8,6 milioni di euro) che porterà il volume della nuova struttura a 28.354 metri cubi (di cui 16.848 interamente in legno) rispetto ai 19.911 metri cubi della vecchia.
Grazie ai sistemi di costruzione ed agli impianti adottati, per riscaldare l’intera struttura per un anno bastano 18.580 metri cubi di metano, che equivalgono ad una spesa di soli 13.000 euro. Per soddisfare il fabbisogno energetico ne servono meno di 15.000, comprendendo illuminazione, elettricità e strumenti multimediali.
La struttura è composta di 25 tra aule e laboratori, una biblioteca, l’archivio e l’auditorium nel corpo scuola, realizzato da zero completamente in legno, al quale si aggiungono palestra e mensa, che sorgono sulla base in calcestruzzo della precedente struttura, ricostruita in laterizio con copertura in legno.
La scuola rispecchia i valori energetici necessari per la classe A+ richiesta dall’ente provinciale ed inoltre è prevista la certificazione “ARCA GOLD” e la certificazione LEED livello SILVER.