Il Comune di Lavis va in causa con l'A22 per la raccolta rifiuti
È approdato mercoledì sera in consiglio comunale il contenzioso che oppone il Comune di Lavis e di Vadena-Lainburg (per ora, gli unici a essersi mossi) all’Autostrada del Brennero spa.
Da inizio gennaio la società ha deciso di far da sé nella raccolta dei rifiuti dalle piazzole e dalle aree di servizio, estromettendo proprio i Comuni attraversati dall’asse Brennero-Modena dalla gestione e smaltimento degli stessi e lasciando ad essi solo la parte «non oil» relativa agli autogrill.
La questione, come sottolineato da sindaco, assessori e consiglieri comunali di maggioranza e minoranza l’altra sera durante il dibattito, avviato dalla presentazione di una mozione da parte della consigliera del Movimento 5 Stelle Sarah Pilati, è molto delicata.
Il perché è presto detto:Autobrennero fa da sé e dunque ai Comuni vengono a mancare gli introiti rilevanti ottenuti finora dalla gestione della raccolta. Per Lavis, si tratta di 50mila euro l’anno, che dovranno essere recuperati andando a gravare sulle famiglie e i citadini.
«Se l’interpretazione data dall’A22 alle normative e l’applicazione di una sentenza della Cassazione (che dubitiamo possa valere in qualunque caso) venisse portata su scala nazionale - ha detto il sindaco <+nero>Andrea Brugnara<+testo> - le conseguenze sarebbero enormi. Oltre alla beffa di avere il territorio attraversato da una strada che comporta problemi di vario tipo, ci sarebbero anche i danni. Per noi le conseguenze potrebbero anche essere rimediabili, ma altri comuni piccoli come Vadena verrebbero messi in ginocchio».
E proprio a Vadena alcuni giorni fa si è svolta una riunione cui sono stati invitati i Comuni trentini e altoatesini che si affacciano sull’A22: «La gestione della tariffa rifiuti - spiega Brugnara - è molto diversificata e dunque si è deciso di procedere ognuno per proprio conto, in questa partita».
Il Comune di Lavis è però già al contenzioso, avendo attivato la procedura di riscossione coatta tramite Trentino Riscossioni: Autobrennero ha deciso di resistere e dunque sarà la magistratura a stabilire chi abbia ragione.
Intanto, come detto, in consiglio comunale è arrivata la mozione proposta da Sarah Pilati, quasi identica a quella già presentata il 18 ottobre in consiglio regionale dai consiglieri di opposizione Rodolfo Borga (Civica Trentina), Paul Köllensperger e Filippo Degasperi (M5S). La consigliera ha chiesto e ottenuto l’impegno (14 i favorevoli su 16 presenti, astenuti i 2 della Lega nord) di consiglio e giunta a muoversi affinché Provincia autonoma di Trento e Regione Trentino Alto Adige (soci di A22 rispettivamente col 5,3 e il 32,2%) si impegnino a far tornare sui propri passi l’Autobrennero, anche al fine di evitare contenziosi tra gli enti e mancati introiti per gli enti gestori della raccolta rifiuti, con conseguenti aumenti tariffari per i cittadini.
Il consiglio comunale ha affrontato anche altri argomenti, tra cui quello dei disagi legati a molti lavori stradali effettuati contemporaneamente in centro. Rispondendo a un’interrogazione presentata dal gruppo Lavis Civica, l’assessore Andrea Fabbro ha detto che la sovrapposizione non è dovuta a mancanza di programmazione ma, anzi, all’intento di concentrare le opere per contenere proprio i disagi nel tempo e che, alla fine dei lavori, i parcheggi disponibili saranno 11 in più degli attuali (cosa contestata nella replica dal consigliere Andrea Zanetti). Dopo un lunghissimo dibattito, è stato approvato poi col voto contrario della Lega nord e l’astensione di Lavis Civica e M5S il nuovo regolamento per la gestione degli spettacoli viaggianti, che ha individuato tre aree per questo tipo di eventi: quello precedente risaliva al 1968.
Quindi, spazio a una variazione del bilancio 2017-2019 che ha visto lo spostamento di alcune spese sul 2018 e la concessione di maggiori contributi a società sportive (10 favorevoli, 3 contrari e 2 astenuti) e al rinnovo all’unanimità dei presenti della convenzione tra i Comuni di Lavis, Zambana e Giovo per la gestione del centro di raccolta materiali sovracomunale.