Mezzolombardo, 5 ettari e mezzo tornano all'agricoltura

La giunta provinciale ha approvato la variante 2016 al Piano regolatore generale di Mezzolombardo, con alcune importanti modifiche derivanti dalle osservazioni avanzate durante l’iter dai servizi provinciali competenti. 
 
E l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Christian Girardi, esprime grande soddisfazione: «Devo ringraziare - spiega il primo cittadino - per il duro lavoro portato avanti l’architetto Eccheli, che ha redatto la variante, il nostro Ufficio Tecnico, che ha dato un continuo supporto e grande collaborazione nella redazione della stessa, l’assessore all’Urbanistica, oltre a tutti i membri della giunta e della maggioranza consiliare che, a varie riprese, hanno proposto spunti importanti per arrivare alla definizione di questa variante, che sarà importantissima per Mezzolombardo. Possiamo affermare con forza che questa è una variante che, anziché favorire qualcuno o qualche categoria, favorisce tutti i cittadini, favorisce la collettività».
 
Tra le tante novità, si mette al centro l’importanza del terreno agricolo, vocazione della borgata rotaliana, recuperando a verde circa 32.000 mq di aree prima soggette a vincoli espropriativi, altri 23.000 mq di aree che da edificabili tornano verdi, per un totale di circa 55.000 mq di aree (5 ettari e mezzo) recuperate a verde. Infatti, è stato adottato il criterio di mantenere su tutte le aree divenute bianche, cioè prive di destinazione, perché non lottizzate secondo i tempi previsti dalla normativa, la destinazione precedente a meno che non vi fossero esigenze diverse espresse dai privati.
Viene poi affrontata la questione della reiterazione dei vincoli. Sono stati eliminati alcuni vincoli su lotti che non hanno più ragione di avere una destinazione pubblica, evitando così il decorrere delle scadenze per eventuali indennizzi. 
Viene recepita, inoltre, la legge Daldoss (L.P. 15/2015) che prevede il recupero di sottotetti nel centro storico permettendo la sopraelevazione sul sedime, salvaguardando tutta la zona centrale dove i fronti erano già vincolati. Questa possibilità con la variante è stata estesa anche alle aree residenziali di completamento, su quelli edifici in zone residenziali integrate che così con piccoli ampliamenti potranno recuperare ad uso abitativo i sottotetti. È stata poi creata una ACC, «area città consolidata», limitrofa al centro storico che permetterà agli utenti di beneficiare degli stessi sgravi di cui beneficia il centro storico stesso. Colta dalla Provincia con favore anche  l’individuazione della «cinta urbana» come limite all’espansione, in linea con i principi di contenimento del consumo del suolo di cui alla legge urbanistica provinciale.
 
Novità importanti anche per il commercio: si permetteranno piccoli ampliamenti degli immobili commerciali al piano terra al fine di favorire lo sviluppo delle attività commerciali del paese. Diversi i pareri negativi dati, nel corso dell’iter, invece su alcune previsioni multifunzionali-commerciali in aree soggette a pericolo di caduta massi, e quindi stralciate.

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