Valda, alla chiesetta delle Bornie domenica commemorazione dei caduti in guerra
Domenica, ultima di settembre, nella chiesetta sussidiaria delle Bornie in Valda, come tradizione sarà festeggiata con una messa in programma alle ore 15 Santa Teresa del Bambin Gesù. Cinque anni fa la giornata fu dedicata - con una assai vissuta mostra fotografica - all’inizio della Prima Guerra Mondiale. Quest’anno si andrà invece a commemorare la fine di quella Guerra, con i 20 caduti di Valda i 432 (noti e chissà quanti gli ignoti) del’intera valle di Cembra, cui sarà dedicato nei pressi della chiesetta uno scenografico allestimento con tre sagome di soldati e un toccante mega-acquerello.
Un piccolo coro maschile canterà «Sui monti (S)Carpazi» una regione (si era in Galizia, a sud della Polonia e tra l’attuale Ungheria/Romania e l’Ucraina) dove trovarono morte e prigionia la maggior parte dei soldati trentini. Il canto - che purtroppo parla di morte - riporta lo straziante sentimento di una fidanzata che desidera trovare un momento vicinanza con quello che avrebbe dovuto essere suo marito per una vita e trova una croce.
Seguirà un intenso «Silenzio» suonato dalla tromba di Martino Nicolodi alla quale sarebbe bello che rispondessero altrettante trombe dei paesi della valle: un auspicio e, forse, un sogno per gli organizzatori di questa iniziativa intitolata come la celeberrima poesia di Giuseppe Ungaretti «Come d’autunno le foglie», e cioè i nostri soldati e una grande tragica guerra con milioni di morti che disfece un «mondo» ma non seppe ricrearne uno migliore. A ricordare questa pagina di storia c’è il recupero in corso da parte di Italo Botolotti di una delle ultime trincee in val di Cembra, al Pian dei Borni con relativo pannello illustrativo e le sagome dei tre soldati che verranno qui collocate successivamente per rendere più immediata la rappresentazione. A conclusione, come ormai dal 2002, un rinfresco offerto gratuitamente a tutti i partecipanti dalle due famiglie che organizzano l’evento. In caso di maltempo la messa avrà luogo nella vecchia aia.