Piscina di Lavis, termini aperti per individuare il progettista
Per la comunità di Lavis la ristrutturazione della piscina è una di quelle opere molto attese che non possono attendere. Lo sanno bene in Comune, ecco allora la decisione di velocizzare ulteriormente tutto l’iter per arrivare a riaprire l’impianto di via della Roggia il prima possibile.
Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta comunale ha deciso di rinunciare alla progettazione della ristrutturazione della piscina con la metodologia Bim, ovvero la Building Information Modelling. È un metodo di progettazione, pianificazione, realizzazione e gestione delle costruzioni attraverso l’utilizzo di un unico software condiviso da tutte le parti in causa. Una scelta molto utile, ma c’è un ma. Attraverso questa metodologia i tempi si dilatano non poco. Il conferimento di una progettazione tramite Bim, infatti, prevede anche la stesura di un piano per la formazione del personale relativo ai metodi ed alle strumentazioni elettroniche specifiche. Oltre ad un piano di acquisizione e manutenzione delle strumentazioni hardware e software, per finire con una serie di atti amministrativi che esplicitino il processo di controllo. Questo, oltre ad altri accorgimenti relativi al capitolato e la realizzazione di un rilievo della struttura esistente, sul quale basare i progetti da produrre. Una serie di attività che, però, nel complesso comporterebbe un ritardo di almeno sei mesi nella progettazione degli interventi di ristrutturazione. In via Matteotti hanno così esaminato tutte le opzioni ed hanno deciso di tornare indietro, rinunciando alla metodologia Bim. Si procederà attraverso i canali tradizionali: le manifestazioni di interesse potranno così pervenire in Comune fino alle ore 12 del prossimo 12 novembre, così da velocizzare tutto l’iter.
Attualmente il progetto preliminare è stato approvato nei mesi scorsi dal consiglio comunale, ma adesso è aperta la ricerca di un professionista che si prenda in carico la realizzazione del progetto definitivo. La base, quindi, di come sarà la nuova piscina si sa. Ma in fase di progettazione potranno entrare diverse modifiche. Con l’obiettivo di renderla sempre più economicamente sostenibile, lasciando la possibilità di utilizzare la metodologia Bim più avanti nel tempo. Compiendo tutti i passaggi necessari quando la struttura sarà almeno disponibile al pubblico. La nuova piscina nel progetto preliminare prevede una vasca in parte destinata ai bambini, alta 60 centimetri, ed in parte alle attività acquatiche come l’acquagym, con una profondità di 120 cm. Per il resto vi saranno tre corsie dedicate al nuoto, mentre uno spazio sarà destinato a solarium per prendere il sole sfruttando anche il tetto della palazzina degli spogliatoi. Nel complesso l’intera ristrutturazione della piscina costerà un milione e 600 mila euro, spesa per la quale si attingerà dal Fondo strategico della Comunità di valle. Sul piatto, poi, l’idea di realizzare un unico ingresso da via Degasperi, collegato di fatto con il parcheggio interrato delle vicine scuole. Gli interventi, ormai, non erano più procrastinabili. I quasi quarant’anni di vita sulla struttura pesavano e i costi di gestione si sono incrementati sempre più negli ultimi anni. Da qui la volontà di stringere i denti un paio d’anni, ma operando un totale restyling dell’opera. Così da consegnare alla comunità di Lavis, che intanto potrà sfruttare in convenzione la piscina di Gardolo, una struttura nuova e moderna.