Liliana Segre sarà "in diretta" grazie alla lettera di Sebastiano
Sebastiano Caset, 11 anni di Nave San Rocco, studente della 1E delle medie Stainer di Lavis, quando a novembre dello scorso anno fu il momento di presentare la propria candidatura a rappresentante di classe, pose fra le priorità del suo programma, quella di riuscire a portare a Lavis la senatrice a vita Liliana Segre. I suoi compagni di classe non lo premiarono nell’urna. Altri furono gli eletti.
Ma è dall’idea di Sebastiano e dalla splendida complicità di «nonna» Liliana, che è germogliata l’iniziativa messa in campo per lunedì 20 gennaio dall’Istituto comprensivo di Lavis e dal Comune, che consentirà a tutti gli alunni delle medie e di quelli delle classi quinte delle elementari, di seguire in diretta streaming dal Teatro Arcimboldi di Milano, la testimonianza della senatrice Liliana Segre rivolta agli studenti per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Sebastiano, svanita la possibilità di diventare rappresentante di classe, scrisse ugualmente a Liliana Segre chiedendole la disponibilità per un incontro. Una lettera di commovente semplicità, genuina e gonfia di ammirazione come solo un bambino a quell’età può scrivere, anche se ormai quasi sempre l’oggetto di tanta bellezza - scritta in corsivo, penna stilografica e su un foglio a righe -, sono il Cristiano Ronaldo della situazione, piuttosto che l’ultima influencer che fa smorfiette sulla vetrina dei social.
Nella missiva, dopo essersi presentato, Sebastiano illustrava a Liliana perché l’avrebbe voluta nella sua scuola a parlare della sua esperienza: «Perché lei è una donna stupenda, che ha visto in faccia il terrore, la paura.
Sul quotidiano ?l’Adige? il direttore ha scritto che lei ha proposto una nuova legge antisemitista, antirazziale e contro l’odio, ma la cosa che mi ha colpito di più è stato leggere che lei riceve più di 200 insulti sui social: che ignoranza nel mondo! Perché non stanno zitti? Lei è stata portata nei lager senza motivo, ma è stata eletta senatrice a vita con un importate motivo: che lei è stupenda. Spero che lei abbia letto la mia lettera e che l’abbia apprezzata. Per favore mi risponda».
Poteva un simile distillato d’amore rimanere senza risposta? Certo che no. Men che meno considerato il cuore della destinataria di tanto affetto: «Carissimo Sebastiano - è stata la pronta replica della senatrice -, tu non sai quanto io sia contenta di rispondere ad un ragazzo di 11 anni, orgoglioso e determinato.
Ti voglio proprio ringraziare per la proposta di portarmi nella tua scuola a parlare di memoria. Non posso farlo perché sei troppo lontano da Milano ed io sono troppo vecchia e stanca. Però posso darti un’informazione che puoi riferire, se credi, anche ai tuoi insegnanti: il 20 gennaio parlerò agli studenti milanesi dal teatro degli Arcimboldi e la testimonianza di potrà seguire via streaming sul sito del Corriere della Sera. Potrebbe essere una soluzione? Ti abbraccio, saluta i tuoi compagni di classe, Liliana».
Ebbene, detto fatto: Sebastiano ne ha parlato ai propri insegnanti, i quali hanno riferito al dirigente Stefano Chesini che a sua volta ha fatto partecipe il Comune. Si è avviato così un fervido lavoro di squadra che culminerà nella testimonianza in diretta streaming di lunedì mattina negli auditorium della biblioteca (per le classi seconde e terze media) e delle scuole medie (per le prime media e quinte elementari).