Monte di Mezzocorona, base jumper si lancia dalla terrazza. La rabbia del sindaco: un pericolo per tutti
Sui social il video del folle volo dal punto panoramico inaugurato l'estate scorsa a circa 900 metri di altezza. Il primo cittadino Mattia Hauser: «Questi incoscienti non si rendono conto che la vicinanza delle funi della funivia mette a rischio anche la sicurezza di altre persone»
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TRENTO. Un lancio nel vuoto dallo skywalk del Monte di Mezzocorona, ripreso in un video circolato sui social. A oltrepassare il parapetto della nuova terrazza panoramica a sbalzo sulla Piana Rotaliana (inaugurata soltanto a luglio scorso dall'amministrazione comunale), un base jumper che non ha avuto alcun timore a buttarsi sotto gli occhi di altri presenti, usando come trampolino di lancio la barriera protettiva in vetro dell'installazione sospesa per 9 metri di lunghezza a circa 900 metri di altezza.
Un'opera tanto voluta dal Comune, quanto temuta visto che poco dopo la sua nascita, il sindaco di Mezzocorona Mattia Hauser, aveva deciso di emettere un'ordinanza per il «divieto di oltrepassare il parapetto dello Skywalk in località Monte».
Proprio nella giornata di ieri tali timori sembrano aver trovato conferma.
Sui social (sull'account di "Welcome to Trento"), come accennato, è stato pubblicato il video di una persona che si lancia da quel punto, a pochi passi dalla stazione di arrivo della funivia. Ancora da chiarire a quando potrebbe risalire l'episodio, quindi se sia recente o meno: proprio per questo il video è al vaglio degli inquirenti.
Sicuramente da quest'estate, la piattaforma è diventata una vera e propria attrazione per moltissimi turisti, insieme al ponte tibetano.
«Esiste un'ordinanza e un divieto collocato anche sullo skywalk stesso - ha spiegato Hauser - dove non sono ammessi lanci. Polizia locale e carabinieri sono stati avvisati e coinvolti, la legge però non è chiarissima a riguardo, quindi ho richiesto alle forze dell'ordine un incontro a breve per fare il punto». E ha aggiunto: «Quello che è però molto chiaro è che questi incoscienti non si rendono conto che oltre a mettere in pericolo loro stessi, la vicinanza delle funi della funivia mette a rischio anche la sicurezza di altre persone, il "passaparola" e il rischio emulazione poi chiudono il cerchio. Questo non è ammissibile e faremo tutto il necessario affinché questo non si ripeta, adottando tutti gli strumenti utili a tal fine».