SPORMINORE - Anche il collaboratore del parroco, don Flavio Menapace , ha visitato ieri mattina, su invito del proprietario Albino Wegher , il deposito al civico numero 20 di Maso Milano, da una settimana divenuto méta di pellegrinaggio di numerosi abitanti del circondario, spinti dalla curiosità di ammirare l'immagine di Cristo apparsa d'improvviso su un mattone vicino al soffitto.

La curiosità sta nel fatto che da lontano si nota chiaramente il volto scuro di un Cristo che sembra scolpito sul mattone di venti centimetri per lato, quasi fluorescente. Pare quasi un'icona incastonata tra gli altri mattoni, ma avvicinandosi, l'immagine si sbiadisce e, come si nota nella foto , sembra una macchia di muffa. Provando, però, a strofinarla con un dito, l'immagine non si deteriora e il mattone non presenta tracce di umidità. Da vicino, parrebbe quasi una macchia disegnata con un colore indelebile.

Ma per Albino Wegher, agricoltore serio e stimato dai vicini, si tratta di un miracolo perché giura che quell'immagine di Cristo è apparsa improvvisamente nella giornata della vigilia di Pasqua. «Era la mattina del Sabato Santo - racconta - e d'improvviso ho notato apparire un colore giallastro su quel mattone. Guardandolo meglio, ho visto quel volto e per me non è una macchia di umidità, come potrebbe sembrare avvicinandosi».

Lo è, invece, per don Flavio che, salito sulla scala, ha toccato con mano il mattone ma è sicuro che non sia il caso di parlare di visione miracolosa: «Si vede in maniera evidente che è una macchia di umidità ed escludo nella maniera più assoluta l'ipotesi di un'apparizione».
Anche il parroco, don Alessio Pellegrini , dice: «Io di questa storia non so nulla, ma ho serie perplessità che vi sia qualcosa di vero». Effetto o illusione ottica? Il dubbio, tra gli abitanti di Maso Milano, rimane poiché assicurano che su quella parete grezza, costruita nel 1978, i mattoni erano tutti rossi o grigi.