Slot lontane da scuole biblioteca e comunità
Il consiglio comunale di Cles ha dato il via libera unanime ad alcune modifiche al regolamento comunale del 2012 in materia di installazioni delle apparecchiature da gioco (slot machine). L'amministrazione ha confermato il divieto di ubicazione di questi apparecchi entro la distanza di 300 metri da luoghi sensibili come scuole, asili e la stazione, con l'aggiunta della biblioteca comunale e della comunità di recupero di soggetti con disagio, collocata al convento dei frati francescani
CLES - Il consiglio comunale ha dato il via libera unanime ad alcune modifiche al regolamento comunale del 2012 in materia di installazioni delle apparecchiature da gioco (slot machine). L'amministrazione ha confermato il divieto di ubicazione di questi apparecchi entro la distanza di 300 metri da luoghi sensibili come scuole, asili e la stazione, con l'aggiunta della biblioteca comunale e della comunità di recupero di soggetti con disagio, collocata al convento dei frati francescani.
Sul preoccupante fenomeno della dipendenza da gioco, oggi in aumento, le soluzioni suggerite sono molte: Vito Apuzzo ha sollecitato l'amministrazione a creare occasioni di ritrovo e di ricreazione che possano distogliere dal gioco, prospettando un «bollino» per gli esercizi pubblici privi di slot machine. Secondo Andrea Paternoster , gli enti locali dovrebbero avere maggior voce in capitolo, visto che il Trentino è provincia autonoma; a suo parere, sarebbe buona cosa porre un limite temporale alla fruizione delle slot. «Purtroppo la normativa in materia ha carattere nazionale: la Provincia non può intervenire in tal senso», ha specificato il sindaco Maria Pia Flaim , evidenziando con rammarico che dall'utilizzo delle macchinette traggono profitto gli esercenti, lo Stato e quelle società che effettuano le concessioni di questi strumenti, alcune di esse collegate ad organizzazioni mafiose.
Flaim ha spiegato che l'amministrazione si sta impegnando molto sul fronte giovanile in questo senso: in collaborazione con le scuole e la Comunità di valle si sono infatti realizzate delle campagne di sensibilizzazione per scoraggiare i giovani al gioco d'azzardo. Con la collaborazione dei vigili è stato fatto un censimento di queste apparecchiature, con incontri informativi rivolti agli esercenti. Marcello Graiff ha auspicato maggiori controlli per il rispetto del regolamento, a tutela della legalità. «Anni fa un governo facilitò l'intensificazione del gioco del lotto, aprendo la strada ai fenomeni di ludopatia a cui si assiste oggi: lo Stato ha quindi delle responsabilità in tutto questo» ha rilevato.