Mollaro-Sabino in bici: la pista ormai è pronta
L’apertura della pista ciclabile Mollaro-Sabino è alle porte. Sono già apparsi sull’asfalto, lungo i tratti di «percorso misto», i segnali disegnati a terra, definiti «filo di Arianna», che indicheranno ai ciclisti quale sia il percorso da seguire all’interno dei centri abitati. L’inaugurazione dovrebbe avvenire a luglio
VAL DI NON - L’apertura della pista ciclabile Mollaro-Sabino è alle porte. Sono già apparsi sull’asfalto, lungo i tratti di «percorso misto», i segnali disegnati a terra, definiti «filo di Arianna», che indicheranno ai ciclisti quale sia il percorso da seguire all’interno dei centri abitati. L’inaugurazione dovrebbe avvenire a luglio.
Il nuovo tratto di pista ciclabile ha uno sviluppo di 7 chilometri, e collega Taio a località Sabino, da dove sarà possibile dirigersi verso la Rocchetta lungo il vecchio tracciato della statale 43. Da Mollaro a Sabino il tratto è di «pura pista pedociclabile»: 2 chilometri e mezzo, perfettamente asfaltato, pendenza dolce, manacano solo delle rifiniture (c’era stata anche qualche protesta, per l’impatto dell’intervento). Gli altri 4 chilometri e mezzo si snodano appunto su strade esistenti, come nel tratto indicato nella foto, dinanzi alla stazione ferroviaria di Mollaro. La nuova pista sarà apprezzata soprattutto da quei disgraziati turisti del pedale che dopo centinaia di chilometri giungevano (magari dalla Germania) dall’alta valle di non e si trovavano (dal 2007) il divieto per biciclette: per raggiungere la Rotaliana era risalire da Dermulo a Cles, farsi tutta la sp 73, ed approdare alla Rocchetta con molti chilometri e qualche salita in più nelle gambe. L’opera, realizzata dalla Provincia, è costata 1 milione 500 mila euro. Prevista anche una variante, che da Mollaro porterà a Castel Thun lungo il collegamento che scende fino al rio Pongaiola per risalire al noto maniero: lì di «ciclabile» non si può parlare, essendo stradina difficile da percorrere con bici da corsa, e proibitiva per famigliole - con pendenze da Mortirolo e transito di mezzi motorizzati.
Nel frattempo si muovono le cose anche per un altro pezzo di ciclabile anaune. I comuni interessati dal tracciato ciclabile tra Malosco e Passo Mendola hanno inoltrato a Trento le proprie osservazioni sul progetto. «Un progetto definitivo», ricorda Sandro Abram, sindaco di Sarnonico e coordinatore delle piste ciclabili dell’alta valle. «Un collegamento di una quindicina di chilometri, l’investimento si aggira sul milione 800 mila euro, compresi degli interventi sulla ciclabile esistente tra Malosco e Malgolo». In particolare, su questo tratto, dovrebbero essere ricavate delle piazzole, lungo i «pradiei», per consentire transito agevole quando mezzi agricoli e ciclisti si incrociano. «Il completamento fino a Passo Palade è importante, potrebbe essere transitabile nell’estate o nell’autunno 2016», conclude Abram.
Sull’altra sponda esiste una pista da Tregiovo a Senale. L’auspicio è che questi tratti, un giorno, siano collegati, e che piste per amanti del pedale siano realizzate anche nelle zone ancora «scoperte» della valle.