Le cipolle predicono più acqua che sole
Da mezzo secolo non ha mai mancato un anno. Il suo meteocipolle è ormai un classico. «Mi criticano ma sono tre giorni che sono subissato di chiamate» dice ridendo Livio Job che insieme a Franco Zanini di Flavon e Ruggero Pinter di Dardine forma il trio del «meteozigole». Nella notte della conversione di San Paolo hanno esposto su un'assicella dodici «scodelle» di cipolla, con del sale dentro e il risultato è univoco.
Diciamo subito che il 2015 non sembra proprio essere l'anno del sole perché secondo le meteocipolle febbraio sarà piovoso variabile mentre marzo dovrebbe essere asciutto così come maggio mentre in aprile torneranno le piogge come del resto è sempre stato. Entrando nella stagione calda, le cipolle hanno detto chiaramente che sarà luglio il mese caldo e soleggiato con giugno piovoso-variabile, ed agosto e settembre bagnati. Si avrà invece un autunno asciutto in ottobre e novembre con un dicembre più di pioggia che di neve, la quale invece sarà copiosa nel gennaio 2016.
Per chi ne volesse sapere di più da domani sarà pronto il calendario che sarà disponibile alla pizzeria Corona di Cunevo. Le cipolle vengono esposte in zona riparata dal vento, esposte a sud-est, verso il luogo della conversione di San Paolo. E che cipolle? Bio o da coltivazione intensiva? Coltivate dove? Di solito uso quelle tradizionali che crescono qui in valle ma quest'anno ho usato quelle della Val di Gresta. «L'importante è che la tradizione continui», afferma Livio Iob, il decano di questa pratica. E poi che importa. Se la previsione è bel tempo, e invece piove, basta prendere l'ombrello come cantavano Cochi e Renato negli anni Settanta.