Le interminabili attese ai passaggi a livello

La linea in questione è quella della Trento-Malé

Non è la prima volta che al giornale arrivano delle lettere di protesta per il tempo d'attesa al passaggio a livello della Trento-Malé. Ecco l'ultima.

La lettera di Paolo Pangrazzi (Monclassico)

Intendo esprimere la mia opinione in riguardo ai tempi di attesa sui passaggi a livello della Trento-Malé; mi riferisco ai passaggi a livello in Val di Sole, ma mi risulta che la situazione sia analoga anche altrove. Il tempo di attesa al passaggio del treno è esagerato, e non ha alcuna giustificazione che sia riconducibile ai parametri di sicurezza di passaggi a livello di questo genere. Non so se sono l'unico a chiedere spiegazioni: so di non essere l'unico a lamentarsi della situazione. Nell'eventuale risposta immagino che farete i soliti riferimenti alle normative europee. Allora perché i numerosi passaggi a livello sull'analoga ferrovia che va da Innsbruck alla Stubaital, sono senza barriere e regolati da semplice semaforo, con tempi di attesa di una manciata di secondi? Questo perché gli austriaci sono incoscienti? No, forse sono più attenti alle esigenze dei loro cittadini.

Il solerte funzionario di Trentino Trasporti preposto a tali disposizioni mi spieghi il motivo per cui le barriere a Monclassico si devono abbassare quando il treno arriva a Dimaro o a Croviana, e noi lì come dei polli per diversi minuti ad aspettare che il nostro romantico trenino dei castelli arrivi alla fermata (adiacente al passaggio a livello), si fermi, quindi riparta lentamente proseguendo la sua missione di emerito rompiscatole sugli altri passaggi a livello. Situazione analoga a Terzolas (con attese particolarmente lunghe), Cavizzana, Cis ecc.. Non sottovalutiamo il fatto che fra le auto in coda ci potrebbero essere delle ambulanze o dei mezzi dei vigili del fuoco in emergenza, e qualche minuto per un automezzo in soccorso può essere importante.

Non tirate in campo la sicurezza, perché sarei tentato di commentare con delle espressioni che preferisco evitare. Non ditemi nemmeno che qualche minuto non è poi così importante, perché i nostri minuti li utilizziamo, o li sprechiamo, come meglio crediamo, e non certo fermi su una strada con una sbarra bianca e rossa davanti al naso e un punto di domanda sopra la testa. Ormai siamo abituati a dover subire impotenti le decisioni che ci vengono calate dall'alto dai burocrati strapagati che affollano i nostri pubblici uffici; ma qualora ci fosse un responsabile in grado di prendere decisioni in merito, gradirei avere una risposta, che non sia il solito rinvio a un inattaccabile elenco di articoli, disposizioni e direttive. Comunque fra le nostre risorse ci sarebbe anche chi è pagato per verificare, valutare ed e eventualmente modificare, anche le leggi. Ma forse sarà più facile trovare funghi nel Sahara che risolvere il problema.

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