Trovata morta in casa dopo 20 giorni. Bianca Arnoldi, 89 anni, viveva a Tuenno
È morta in solitudine nella sua bella e grande casa in centro a Tuenno. Per venti giorni nessuno si è accorto dell'assenza di Bianca Arnoldi, 89 anni. Il corpo della donna è stato trovato sul pavimento del corridoio dai vigili del fuoco venerdì mattina, dopo che una vicina di casa ha segnalato che l'anziana non apriva gli scuri da diversi giorni. Pur essendo stati informati dell'accaduto dagli uffici comunali, i parenti hanno preferito non occuparsi delle pratiche per la sepoltura. Per questo motivo, è stato lo stesso Comune a fissare il funerale dell'anziana per lunedì alle 14 nella chiesa parrocchiale del paese.
La scomparsa di Bianca Arnoldi ha destato grande sconcerto nella cittadinanza, che ha appreso la notizia tramite passaparola. Fino a ieri sera, infatti, nessun necrologio era stato affisso alle bacheche. «Come è possibile che vicende di questo genere accadano in un paese come il nostro, dove ci si conosce tutti ed esiste un forte controllo sociale?» chiede una donna che ieri pomeriggio si è recata al camposanto per pregare qualche minuto davanti alla cappella dove è esposta la bara in legno chiaro che conserva le spoglie dell'anziana. Non una fotografia, né un fiore o una candela. Bianca Arnoldi sembra sia stata abbandonata anche da morta. Eppure, Tuenno è un borgo tutto sommato piccolo, con i suoi 2.400 abitanti. Casa Cazuffo, lo storico palazzo dove l'anziana viveva da sola, si affaccia sulla frequentatissima via Tovel. Tuttavia, la signora conduceva una vita ritirata e non apriva frequentemente le imposte. Per questo la sua assenza non ha destato particolare sospetto nei compaesani.
Forse i ritmi frenetici di queste settimane hanno reso tutti quanti ciechi a ciò che stava succedendo. E così, una comunità normalmente attenta e vigile rispetto alle situazioni di solitudine è stata presa in contropiede in un periodo di lavoro intenso per la raccolta delle mele. Un periodo in cui chi è impegnato con i lavori nei campi deve combattere con la fatica e il tempo, mentre sfugge all'attenzione la vita che scorre. «Bianca era una donna introversa e non dava grande confidenza, ma scambiava volentieri quattro chiacchiere quando la si incontrava per strada» racconta Emaunela Leonardi , la vicina di casa che ha lanciato l'allarme venerdì.
«Non la vedevo da almeno un paio di settimane, e negli ultimi giorni avvertivo uno strano odore quando mi affacciavo alla finestra - continua la vicina -. Inizialmente non ci ho fatto caso, poi ho preferito mettermi in contatto con l'amico che accompagnava Bianca a fare la spesa o le dava una mano per le commissioni. Anche lui aveva tentato 4-5 volte di mettersi in contatto con l'anziana, senza però ottenere alcuna risposta». A quel punto la situazione è stata segnalata in municipio, e i vigili del fuoco del paese guidati dal comandante Angelo Valentini hanno raggiunto una finestra dell'appartamento della donna con l'autoscala in dotazione al corpo di Cles. Dopo aver smontato le imposte di una finestra, i caschi rossi sono entrati nell'abitazione facendo la drammatica scoperta. Il corpo della donna era in avanzato stato di decomposizione, favorito peraltro dai caloriferi accesi. L'esame cadaverico condotto dal medico legale ha escluso il coinvolgimento di terzi nella morte di Bianca Arnoldi, che secondo quanto riportato in perizia si sarebbe spenta venti giorni prima che venisse ritrovata. Come detto, la salma della donna è stata ricomposta presso la cappella del cimitero. Riposerà accanto al fratello Pierino, scomparso 12 anni fa.