Referendum, in campo il fronte del sì

di Federica Chini

Il sindaco di Predaia Paolo Forno e l’amministrazione comunale guardano con fiducia al referendum per l’incorporazione di Sfruz di domenica, invitando ancora una volta la popolazione a recarsi alle urne.
«Confidiamo nella lungimiranza e nella responsabilità che i censiti hanno sempre dimostrato, per accogliere l’ultimo tassello mancante della comunità di Predaia» afferma il primo cittadino, sottolineando l’unanimità del consiglio nel rispondere alla richiesta pervenuta da Sfruz a fine 2015 di entrare nella compagine del nuovo Comune. «Crediamo molto in questa nuova fase politica, ci auguriamo che la cittadinanza risponda positivamente al nostro appello - sottolineano Andrea Biasi e Federico Polli, rispettivamente assessore e consigliere di Sfruz . - Ci teniamo a far comprendere che abbiamo preso questa decisione con convinzione: la sindaca Elena Biasi ha espresso le proprie riserve non come amministratrice ma come cittadina, in quanto la posizione del consiglio è differente» proseguono i rappresentanti di Sfruz, esortando la popolazione a partecipare ad una riunione in programma stasera alle 18 e 30, alle quale interverranno l’assessore provinciale Carlo Daldoss e molti politici.

Forno mette in evidenza i vantaggi per entrambe le parti in caso di vittoria del sì, in primis il completamento di un grande progetto di unione delle comunità ai piedi dell’altopiano, in una realtà già coesa non solo dal punto di vista geografico, ma anche sociale e culturale.

Determinanti e notevoli anche gli aspetti positivi dal punto di vista economico, dato che i contributi regionali erogati al nuovo Comune potrebbero aumentare nei prossimi 10 anni, con l’ingresso di Sfruz. Altro fattore tutt’altro che marginale, l’aumento della popolazione, che porterebbe Predaia a superare Cles (6.960 abitanti contro i 6.944 del capoluogo), diventando la municipalità più popolata della valle, vantaggio non da poco secondo Forno, specialmente in termini di peso politico nei rapporti con la Comunità di Valle e la Provincia.

Il presidente del consiglio comunale Mauro Erlicher rileva che Sfruz sarà aggregato alle stesse condizioni poste due anni fa alle 5 ex amministrazioni, senza quindi alcuna penalizzazione per il ritardo: «Oltretutto, i cittadini di Sfruz, come quindicesima frazione del Comune, potrebbero usufruire appieno dei servizi messi a disposizione da Predaia esattamente come nei restanti 14 paesi. Lo scenario sarebbe ben diverso in caso di una gestione associata» prosegue Forno.

Ora la parola passa alla popolazione: il quorum da raggiungere è del 40% degli aventi diritto, sia per Predaia (circa 2000 unità) che per Sfruz (un centinaio di abitanti).
Se il voto di domenica sarà sì, Sfruz entrerà a far parte di Predaia a partire dal 1° gennaio 2018; fino alla scadenza naturale dell’attuale legislatura, prevista per l’inizio del 2020, non vi saranno rappresentanti del piccolo paese nel consiglio comunale, ma potrà essere costituita una consulta frazionale.

In questi giorni l’amministrazione si sta impegnando nell’informare la popolazione, anche con l’aiuto delle consulte; oltre all’incontro di martedì 17 maggio a Sfruz sono in programma altre due riunioni mercoledì 18 e giovedì 19 alle 20.30, la prima a Coredo nella sala conferenze della biblioteca, la seconda a Taio presso l’auditorium del municipio.

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