L'imbrattatore della chiesa a Cles chiede perdono e paga
Il muro della chiesa usato come una lavagna per offendere una donna. «Sei tanto bella quanto....» recitava la scritta in stampatello comparsa nelle scorse settimane sulla facciata della parrocchiale di Santa Maria Assunta, in pieno centro a Cles.
Il vandalo, un imprenditore delle valli del Noce, è stato presto identificato dai carabinieri e denunciato. Per l’imbrattamento del luogo sacro - considerato il suo valore storico e artistico - l’uomo rischia ora una condanna da tre mesi a un anno di reclusione e una multa da mille a tremila euro.
L’argomento è approdato l’altra sera in consiglio comunale a Cles, con una mozione della consigliera leghista Giulia Zanotelli attraverso la quale si impegna l’amministrazione a punire writer e imbrattatori. Nel documento approvato dall’aula si ricorda peraltro che quello che ha colpito la chiesa parrocchiale «non è l’unico graffito a comparire nell’abitato, dato che purtroppo sono numerosi gli edifici presi di mira». Il vicesindaco Vito Apuzzo ha dunque comunicato che questo tema sarà trattato nel regolamento di polizia urbana in via di elaborazione e che presto passerà al vaglio delle consulte. «Il Comune - ha spiegato Apuzzo - sanzionerà i graffitari e li obbligherà a pagare le spese di ripristino del bene deturpato con scritte o disegni».
In questo caso specifico, la denuncia nei confronti dell’imprenditore con la bomboletta è scattata automaticamente, non appena è stato individuato dagli investigatori. Il parroco del capoluogo don Renzo Zen ha querelato l’uomo, affinché copra le spese di pulizia del muro. «È venuto a trovarmi per scusarsi del gesto commesso - riferisce il parroco, interpellato sull’argomento -. Questo libero professionista, che non abita a Cles, mi ha detto di aver imbrattato la chiesa con quella frase in un momento di follia. Ha riferito di aver agito in preda all’ira e si è offerto di pagare i danni, chiedendo inoltre di ritirare la querela. Si è infine messo a disposizione della comunità per eseguire dei lavori legati alla sua professione».
Nell’individuazione del responsabile, fondamentali sono stati i nastri delle telecamere che hanno ripreso la targa dell’auto sulla quale viaggiava il vandalo. Erano le 21 dell’ultimo sabato di ottobre. In chiesa si stava svolgendo un concerto e il centro di Cles si stava popolando di cittadini. L’imprenditore ha accostato la sua auto alla chiesa proprio di fronte alla biblioteca comunale (a due passi dalla trafficata rotatoria). Ha impugnato una bomboletta spray di colore nero e ha scritto il nome della donna finita nel suo mirino oltre a qualche altra parola, ma non è riuscito a terminare la frase. Qualcuno lo ha infatti notato e fotografato. Immediatamente è scattata la telefonata alle forze dell’ordine che in breve tempo hanno individuato e denunciato il responsabile.
L’assessore Apuzzo ha annunciato che entro la fine dell’anno l’amministrazione acquisterà nuove telecamere, che si aggiungeranno a quelle già presenti nel centro storico del paese. «Si tratta di mezzi importanti, che oltre a garantire una maggiore sicurezza dei cittadini, si stanno rivelando molto utili anche per contrastare l’odioso fenomeno dell’abbandono dei rifiuti».