Parco dello Stelvio, linee guida al traguardo

di Giorgia Cardini

Il primo Programma operativo di interventi per il 2017-2019 nella parte trentina del Parco nazionale dello Stelvio dovrebbe essere licenziato questa sera, durante la riunione del Comitato provinciale di coordinamento e indirizzo presieduto dal sindaco di Rabbi Lorenzo Cicolini.

Sarà il primo programma da quando il decreto legislativo numero 14 del 13 gennaio 2016 ha trasferito le competenze amministrative dal Consorzio nazionale, che le ha gestite per vent’anni, alle Province autonome di Trento, Bolzano e alla Regione Lombardia.

Ma se si fanno passi avanti sulla via della nuova gestione a livello provinciale, altri se ne percorrono anche nel Comitato di livello «superiore» che deve garantire una gestione armonica dei tre territori, che includono 23 Comuni.
Ieri pomeriggio, infatti, il Comitato si è riunito in teleconferenza per continuare a limare e mettere a punto le linee guida entro cui Trentino, Alto Adige e Lombardia potranno muoversi per amministrare le aree di loro competenza.
«Siamo partiti da un’idea - riassume l’assessore provinciale all’ambiente Mauro Gilmozzi, che ne fa parte insieme al sindaco di Pejo Angelo Dalpez - poi l’abbiamo rielaborata in un testo base, quindi integrato con le osservazioni degli ambientalisti, del Ministero, dei territori interessati. Ora mi pare che ci sia un accordo sostanziale».

Gilmozzi annuncia quindi che mercoledì prossimo dovrebbe svolgersi la riunione definitiva, per chiudere su alcune questioni giuridiche e tecniche, prima di consegnare il lavoro al ministro per l’Ambiente Gianluca Galletti, riconfermato lunedì dal neo premier Paolo Gentiloni, che ha gestito la transizione dal Consorzio alla nuova forma di governo della storica area protetta (il parco fu istituito nel 1935).

Le linee guida vanno infatti consegnate al Ministero entro fine anno. «Una delle attività che stiamo pensando per lo Stelvio è legata ai flussi tra i rifugi alti, che possono essere messi in collegamento superando i confini provinciali e regionali, quindi lavorando su una governance più ampia», anticipa Gilmozzi, che oggi con Michele Dallapiccola presenterà la Carta europea del turismo sostenibile per le Reti delle Riserve, che si aggiunge alla Carta già approvata per i Parchi.

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