Sala polivalente fatta dai volontari
I volontari di Livo hanno consegnato alla comunità di Castelsantangelo sul Nera la prima struttura in legno del paese marchigiano colpito dal terremoto. Una sala polivalente di circa 120 metri quadrati, trasportata dalla Val di Non al Centro Italia e assemblata in tempi record. «Ci auguriamo che questo possa essere il primo raggio di sole di una nuova primavera per tutti gli abitanti» è il pensiero del sindaco di Livo Ferruccio Zanotelli, orgoglioso di rappresentare una comunità che si è dimostrata unita nel sostenere Castelsantangelo.
Un’iniziativa realizzata grazie alla solidarietà degli alpini di Livo, dei vigili del fuoco volontari, dell’associazione carabinieri in congedo e della Pro loco. Non è peraltro mancato il sostegno del presidente dei Nuovola della val di Non Giorgio Debiasi e determinante è stato il coordinamento da parte del sindaco Zanotelli, che si è tenuto costantemente in contatto con l’amministrazione di Castelsantangelo sul Nera guidata dal primo cittadino Mauro Falcucci. Quest’ultimo, proprio ieri ha inviato a Livo una toccante lettera di ringraziamento: «Nell’evento terribile che ha cancellato la vita di tante persone e la bellezza dei luoghi, si è levata in silenzio una mano fraterna e premurosa verso il dolore. La vostra concreta e preziosa solidarietà nei confronti di questa piccola comunità, non solo ci ha commosso e ci ha fatto sentire meno soli, ma ha lasciato in noi un segno di autentica amicizia e fratellanza».
La struttura donata dagli abitanti di Livo è la prima opera realizzata sul territorio di Castelsantangelo dopo gli eventi sismici iniziati a fine agosto dello scorso anno e rimarrà per tutta la comunità locale un ricordo indelebile. Secondo Falcucci, attraverso quest’opera Livo ha «riacceso la speranza di poter risorgere dalla furia del terremoto, rispettando la nostra dignità in un momento molto difficile che ha fortemente compromesso i luoghi tanto amati».
Grazie all’ammirevole impegno che hanno profuso e alla capacità professionale di «trattare il legno», in soli tre giorni i volontari sono riusciti a realizzare una bella struttura completamente allestita (termoconvettori, impianti elettrici e idrici e persino le tende alle finestre). La tempistica da record, la maestria e la guida attenta di Nicola e Gabriele Conter, hanno dato prova che quando si lavora con il cuore, non esiste ostacolo al raggiungimento di qualsiasi traguardo.
A lavori completati, come è da tradizione in Trentino, i volontari hanno appeso all’apice della struttura un ramo di pino quale segno augurale e di buon auspicio per la rinascita del comune. A questa prima costruzione, dove si aggiungeranno i moduli per gli uffici del Comune, un’altra struttura già pronta e proveniente sempre dal Trentino, stavolta dalla Val di Cembra, sarà ubicata a breve sullo stesso sito dove troveranno posto, nelle immediate vicinanze, anche i moduli delle Poste e dei Carabinieri forestali, in modo da completare l’intero nucleo operativo. Al sindaco Zanotelli, al presidente degli alpini Tullio Conter e a tutti i volontari sono stati consegnati attestati di riconoscenza e una targa ricordo.