Bassa anaunia, si fa strada l'ipotesi di una centrale sul Lovernatico
C’è l’ipotesi di una nuova centrale idroelettrica, in bassa valle: che potrebbe sfruttare le acque del rio Lovernatico, esente, fino ad ora, da richieste di concessione per tale utilizzo, a differenza del vicino rio Sporeggio, già oggetto di varie «attenzioni», anche da parte di realtà private.
Non si tratterebbe di una piccola centrale: l’investimento ipotizzato si aggira sui 3 milioni di euro, ed anche se sul progetto non vengono ancora ufficializzati dati, l’ipotesi di una resa di 1 milione di euro all’anno (o qualcosa meno, dipende anche dai certificati verdi) e la proposta di realizzare una condotta del diametro di 80 centimetri per captare i 500 litri al secondo richiesti, fanno capire che la produzione di energia sarebbe di una certa entità. La richiesta di concessione è stata presentata dall’amministrazione comunale di Sporminore, e la Provincia ha avviato il procedimento per l’esame della domanda; l’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia, con nota inviata a inizio luglio al comune di Campodenno sul cui territorio ricade l’alveo del torrente Lovernatico, ha chiesto quale posizione il comune confinante esprima in merito.
«Un normale iter», commenta il sindaco di Sporminore, Giovanni Formolo, «per verificare se vi siano contrarietà alla realizzazione dell’opera. Sappiamo che esistono delle difficoltà, per ora noi abbiamo avanzato un’ipotesi, ora bisogna capire quali siano gli eventuali punti deboli della nostra domanda e studiare soluzioni. Serve una ricognizione più approfondita, e magari potrebbe aiutare una compartecipazione del comune di Campodenno, noi siamo aperti da una collaborazione».
Il consiglio comunale di Campodenno, a seguito della Conferenza dei servizi effettuata in via preliminare lo scorso 26 luglio, ha già espresso un parere positivo, ed è emerso che da parte dei Servizio urbanistica e tutela del paesaggio e dell’Agenzia provinciale protezione ambiente sono stati espressi pareri negativi; da altri servizi è stato segnalato come il torrente Lovernatico presenti a monte sorgenti significative d’acqua pregiata, e come lo stesso sia meritevole di tutela ai fini ittici (trota fario in primis).
«Nella conferenza sei Servizi è emerso un interesse ambientale incompatibile con la derivazione in parola», ha chiarito il sindaco Daniele Biada nella relazione presentata in consiglio comunale, che però «può essere eventualmente superato solo considerando gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle comunità interessate». In base a tale considerazioni, il consiglio comunale ha deliberato che «non si rilevano motivi ostativi in merito alla richiesta di derivazione ad uso idroelettrico, anzi si esprime la volontà a compartecipare alla realizzazione dell’opera».
«Da parte nostra abbiamo la speranza di poter collaborare, e di contribuire al miglioramento del progetto», commenta Daniele Biada a fine seduta, «credo che peraltro anche sotto il profilo economico dell’investimento la compartecipazione di più comuni sia indispensabile. Se peraltro serve un piano di miglioramento del progetto, dal dialogo tra due comuni sarà possibile raggiungere risultati migliori».
Il parere positivo di Campodenno per ora apre qualche porta alla possibilità di realizzare la centrale idroelettrica, che interessa per strutture, condotte, prese d’acqua, il solo territorio comunale di Sporminore e che, se le cose procederanno, potrebbe garantire in futuro ai due comuni della bassa valle significative entrate economiche.