L'Azienda Provinciale per i Servizi alla Persona "Santa Maria" di Cles avvierà a breve un progetto dedicato ai pazienti affetti dal morbo di Alzheimer, a fronte di un bisogno emergente ed impellente del territorio in tal senso. Lo ha annunciato la presidente dell'Apsp Paola Demagri (foto) durante la seduta del consiglio comunale. Il primo cittadino Ruggero Mucchi presentato alcuni dati che fanno certamente riflettere in tema di invecchiamento della popolazione, in quanto nel solo capoluogo, su circa 7.000 abitanti, i cittadini over 65 rappresentano circa il 22% del totale, mentre quelli da 0 a 14 anni il 15%, considerando inoltre che il saldo naturale della popolazione - il rapporto annuale tra il numero dei nati e quello dei morti - è negativo. "La riforma del welfare sugli anziani sta proseguendo e porterà alle Apsp nuove responsabilità ed un carico di lavoro maggiore, nel contesto di una loro riorganizzazione generale - ha affermato Mucchi - A questo proposito, potete contare sul completo appoggio dell'amministrazione comunale, auspicando che il prossimo consiglio d'amministrazione della struttura, eletto il prossimo anno, sia altrettanto efficace come quello attuale". Demagri ha suddiviso il proprio intervento in due momenti, il primo per presentare le attività completate ed il secondo per le iniziative rivolte all'avvenire. In generale, secondo quanto riferito dalla presidente, gli obiettivi sono stati raggiunti, pur essendosi ingranditi nel corso del tempo. Su sollecitazione dei servizi sociali, il Centro Diurno ha esteso l'apertura al sabato ed alla domenica e si è inserita la figura della psicologa, incaricata di supportare i pazienti e le famiglie nella fase di ingresso nella struttura. Per quanto riguarda la fisioterapia, il servizio viene erogato sia a domicilio che nell'Apsp, in orari flessibili a seconda delle esigenze degli ospiti. Nella struttura operano 67 volontari - tra cui 8 ragazzi che aderiscono al Servizio Civile nazionale e regionale, dei quali una ragazza tedesca - una risorsa preziosissima che collabora attivamente con il personale interno, composto da 150 unità.