Nuovo trionfo per i "Like Floyd" Palanaunia gremito di pubblico
Copione rispettato, anzi migliorato. Al Palanaunia l’altra sera i «Like Floyd», gruppo di musicisti anauni che celebrano il 50° anniversario dell’uscita di «The Piper at the Gates of Dawn», primo album dei mitici Pink Floyd, hanno segnato il tutto esaurito. Curioso: non secondo il sindaco che aveva dato l’autorizzazione per 700 spettatori, ma per l’incaricato degli ingressi che ne aveva sanciti 600. Tagliata la testa al toro, i presenti erano 650; comunque, sala piena, ottima esibizione, applausi scroscianti, bis scontato con standing ovation.
Rispetto alla prima, tenuta poche settimane fa a Cles, lo show è stato perfezionato e migliorato, ad iniziare dal videoschermo circolare su cui scorrono immagini durante l’esibizione: a Cles diametro 2 metri, a Fondo 4 metri e «ritocchi», così come alle luci ed agli effetti speciali, resi più efficaci. Come alla «prima», gli interpreti sono stati eccezionali: dai tastieristi Marcello Depaoli e Massimo Faes al batterista Claudio Torresani, dal bassista Romano Benedetti ai chitarristi-cantanti Andrea Debiasi e Gianluca Rossi, per non parlare dell’ispiratissimo loro collega Nicola Pedron (Fender Stratocaster, slide guitar, voce per i pezzi più grintosi), che grazie alla chioma ricorda anche fisicamente l’aspetto dei componenti del noto gruppo inglese.
Nella carrellata di brani che hanno ripercorso il viaggio dei Pink nei loro quarant’anni di carriera (da «A saucerful of Secrets» a «Money», da Echoes ad «Another brick in the Wall»…) sono saliti in scena altri protagonisti: il docente di musica Giovanni Bruni (sax e percussioni), le vocalist Elisa Olaizola, Chiara Pancheri e Alessandra Bertagnolli, il coro voci bianche della scuola musicale C. Eccher guidate da Chiara Biondani. «I ragazzi sono entusiasti», commenta il direttore artistico Rosario Poletti a fine spettacolo. «Siamo riusciti a migliorare ulteriormente, in sala chiudendo gli occhi sembrava di ascoltare musica da un ottimo impianto Hi-Fi, e la scenografia grazie ai tecnici altamente professionali è stata messa ulteriormente a punto. Un successo pieno, con il tutto esaurito e qualche decina di persone che non è riuscita ad entrare». E ripercussioni «oltre confine», dato il buon numero di ospiti presenti per la Ciaspolada. Ora i «Like Floyd» si concedono una pausa. Tra qualche settimana riprendono le prove studiando nuovi pezzi. Per il momento la sola data certa è quella di giugno, in Predaia, al Parco alla Torre.