Noce, 12 richieste idroelettriche sotto esame il 21 febbraio

di Lorena Stablum

Il tema dello sfruttamento idroelettrico del torrente Noce ritorna di attualità. È convocata infatti per il 21 febbraio la Conferenza dei Servizi per l’esame congiunto delle domande di concessione idroelettrica che insistono sul tratto di bassa valle del fiume Noce, nel territorio di Terzolas, Caldes, Cavizzana, Cis, e Cles.
 
Riconvocata dopo che era stata rinviata la seduta del 26 ottobre scorso, la Conferenza dei servizi prenderà in esame 12 richieste di derivazione idroelettrica depositate da società private, da parte di enti pubblici e da privati in accordo con il pubblico. In particolare, si faranno delle valutazioni preliminari in merito agli usi diversi delle acque e, rispettivamente, degli interessi ambientali che sussistono sul fiume. Ad essere analizzate saranno le istanze presentate da Lorengo Energia srl, quella dei Comuni di Cles e Caldes, da Studio Tre srl, le domande di Vimax srl, di Gadotti Fratelli srl, e della Comunità della Valle di Sole. Alla Conferenza dei servizi prenderanno parte anche i rappresentanti dei Comuni e della Comunità di valle sul cui territorio amministrativo ricadono le richieste di concessione idroelettrica. 
 
Intanto, però, il Servizio gestione risorse idriche ed energetiche ha rigettato le due istanze di concessione idroelettrica sul torrente Noce, nel tratto tra Monclassico e Croviana, presentate nel 2014 dal Comune di Croviana in accordo con l’allora Comune di Monclassico, oggi fuso nel Comune di Dimaro Folgarida, e nel 2015 da Diego Borghesi a nome della costituenda Hydro Power srl. Le domande, che dall’analisi della documentazione tecnica allegata alle istanze risultano tecnicamente incompatibili e dichiarabili in concorrenza, sono state respinte perché entrambe interessano il Sito di interesse comunitario (Sic) dell’Ontaneta di Croviana
 
La zona, protetta a livello comunitario, è uno dei rari esempi di bosco umido di fondovalle presente in Val di Sole: un’oasi naturale per molte specie animali e vegetali, che si estende per 28 ettari nella destra orografica del torrente Noce e che già da qualche anno fa parte del progetto «Natura 2000».
A seguito del parere negativo rilasciato dal Servizio sviluppo sostenibile e aree protette, il Servizio gestione risorse idriche ed energetiche quindi ha ritenuto che in quella zona sussista un prevalente interesse pubblico a un diverso uso delle acque rispetto a quello idroelettrico: entrambe le istanze, si evidenzia nelle delibere di respingimento, avrebbero infatti condizionato in modo significativo l’assetto idrologico dell’habitat naturale dell’Ontaneta e avrebbero agito negativamente sugli equilibri ambientali dell’aerea.
 
Non hanno infatti convinto le osservazioni presentate dai soggetti proponenti contro i motivi ostativi all’accoglimento delle domande. Inoltre, le osservazioni riportate nella relazione integrativa stesa dal Comune di Croviana in solido con il Comune di Dimaro Folgarida, oltre a non essere state ritenute migliorative dal punto di vista ambientale, sono state giudicate come una modifica sostanziale dell’istanza originaria che non può essere accolta al fine di non falsare le condizioni e le regole stabilite sulla concorrenza.

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