Il film su Padre Kino è pronto A Coredo proiettata l'anteprima
Si è concluso il lavoro della troupe incaricata dal Comune di Predaia di realizzare un documentario dedicato alla promozione della figura di Padre Kino.
Al cinema Dolomiti di Coredo gli amministratori e i membri dell’associazione culturale Padre Kino hanno potuto vedere in anteprima il prodotto realizzato dal regista Mauro Vittorio Quattrina. Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti, oltre al regista, anche il sindaco Paolo Forno, il consigliere provinciale Lorenzo Ossanna, l’assessore provinciale Carlo Daldoss e il postulatore della causa di beatificazione. Presenti in sala anche il presidente della Comunità di Valle Silvano Dominici e il consigliere provinciale Lorenzo Baratter, quest’ultimo presente in quanto storico interessato alla figura del gesuita.
Nel suo intervento di apertura, il presidente dell’associazione Padre Kino, Alberto Chini, ha ricordato le ragioni del nuovo lavoro cinematografico sul gesuita esploratore. «Ancora oggi - ha ricordato il presidente Chini -, a distanza di 300 anni, in Arizona e Messico ci sono associazioni e persone che operano a favore della società civile nel nome di Padre Kino, missionario che ha saputo lasciare un’eredità autentica fatta di rispetto verso il prossimo e valori senza tempo, che oggi più che mai sono fondamentali per affrontare le sfide del presente».
Lo studio veronese de «il Volo» di Mauro Vittorio Quattrina ha realizzato per conto del Comune il docufilm «Nel Segno di Padre Kino», finanziato anche dalla Provincia di Trento attraverso il Fondo Territoriale, per garantire ulteriore impulso all’attività di Padre Kino, ricordato e commemorato ancora oggi oltre oceano con venerazione come il secondo dei padri fondatori dello Stato di Arizona.
La sua statua infatti onora l’Italia come unica presenza nazionale all’interno del Famedio di Washington D.C., dove ognuno dei 50 Stati viene rappresentato da due padri fondatori.
«Sostenere il progetto di padre Kino - ha ricordato l’assessore Daldoss - significa trasmettere ai trentini di oggi l’esempio di una grande personaggio. Padre Kino, come molti altri personaggi della nostra terra, meritano di essere riscoperti perché rappresentano l’esempio più autentico delle risorse morali e sociali del Trentino».
La fiction su Padre Kino, come ha ricordato il sindaco di Predaia Forno, rientra nel progetto di rinnovo del gemellaggio tra il Comune di Predaia e la città Maddalena de Kino, nello stato messicano di Sonora dove il grande missionario trentino è sepolto nel mausoleo che porta il suo nome. Forno ha poi ricordato lo scambio di missive tra il presidente Ugo Rossi e il governatore dello Stato di Sonora, volto al coinvolgimento delle realtà in un progetto di gemellaggio che vada oltre la partnership tra i due Comuni.
Il filmato ha una durata di 53 minuti e ha il pregio di essere utilizzabile anche nelle scuole per promuovere tra i più piccoli la figura di un Padre Kino. L’utilizzo del drone e delle più moderne tecniche cinematografiche fa sì che le finalità divulgative del filmato si coniughino con la promozione del territorio della Predaia.
Si racconta la storia del «nuovo» parroco di Torra che a bordo del suo motorino va alla ricerca della Pieve, percorrendo tutti i paesi dell’Altopiano fino a giungere in canonica dove ad attenderlo c’è la «vera» perpetua Severina, la cui voce è stata doppiata per far emergere un carattere spigoloso che ben si coniuga con il nome della perpetua del decano Don Carlo. Il parroco, una volta giunto a Torra, si imbatte ben presto nella figura di Padre Kino, alla quale la popolazione e lo Stato di Sonora hanno tributato ben due statue e alcune targhe nei luoghi più significativi del paese. La troupe ha inoltre ricostruito attraverso un modellino che poi è stato donato al museo la Casa natia di Padre Kino.
Prossimamente verrà realizzato un appuntamento rivolto alla cittadinanza, nel quale verrà proiettato il filmato in formato sedici noni. L’augurio è che il lavoro di Quattrina contribuisca a promuovere la figura di Padre Kino e dia un contributo alla causa di beatificazione, il postulatore infatti si è impegnato a far vedere la docufiction a Papa Francesco.