Birra (artigianale) in cattedra con il festival «Cerevisia»
Da venerdì prossimo al Palanaunia di Fondo ritorna «Cerevisia», l’imperdibile appuntamento per tutti gli appassionati di birra promosso per il quinto anno dal comitato organizzatore che fa capo alla Pro Loco con il sostegno e l’aiuto di vari enti e associazioni della zona. Il programma della manifestazione è stato presentato ieri mattina in una conferenza stampa che si è svolta a Trento nella sede dell’Associazione artigiani e Piccole Imprese della Provincia e che ha riunito tutti i principali attori che contribuiscono al successo dell’iniziativa.
Ma la protagonista assoluta, o meglio, le protagoniste sono state le birre e le tante piccole realtà artigianali che, da qualche anno, sono fiorite un po’ in tutto il Trentino. E, è stato spiegato, proprio per valorizzare e offrire visibilità a un patrimonio di conoscenze ed esperienze che sta pian piano maturando sul territorio provinciale con un buon successo, è nato appunto il festival. Un appuntamento, che oltre a essere per i mastri birrai un momento di formazione e di confronto con i massimi esperti nazionali, è un’opportunità di promozione turistica della Valle di Non in un contesto che si affianca a quello tradizionale legato alla coltivazione della mela.
Proprio su questo aspetto hanno insistito da un lato il sindaco di Fondo Daniele Graziadei, primo promotore dell’idea, e, dall’altro, il presidente della locale Azienda per il turismo Andrea Paternoster. «Sono felice di sentire che ogni anno l’entusiasmo e la grinta crescono - ha commentato infatti il primo cittadino -. La nostra amministrazione ci crede e per questo siamo affianco a questo evento e ai birrifici che vi partecipano». Per Paternoster, invece, «questo è un’iniziativa, che accanto a Pomaria e Fiorinda, qualifica ulteriormente il territorio».
Durante il week end, quindi, si potranno conoscere i 17 birrifici artigianali presenti negli stands, comprese le due nove realtà imprenditoriali nate recentemente e che per la prima volta si presentano al festival: «Brew Passion» e il birrificio «Valle del Chiese».
Uno spunto di riflessione sul settore è venuto quindi dal presidente della sezione della Val di Non dell’Associazione degli artigiani Massimo Zadra e da Renato Nesi, nel ruolo di consulente del festival e presidente della giuria di esperti che sceglierà tra le 107 birre in gara le migliori di ogni tipologia. Entrambi hanno evidenziato come il comparto sia in continuo sviluppo e fermento: solo in Val di Non, ad esempio, nell’ultimo triennio, si è dato vita a quattro birrifici artigianali. «Il settore ha avuto una grande espansione - ha poi aggiunto Nesi - ma ha ancora grandi margini di crescita: il Trentino non è infatti tra le regioni italiane dove si beve più birra. Oggi, in Italia, la produzione della birra è a macchia di leopardo. La maggior parte delle aziende in media produce tra gli 8 e 900 ettolitri all’anno. In Trentino, invece, le aziende sono sotto la media nazionale per dimensione e si affidano a un mercato prevalentemente locale».
Venendo al programma, illustrato da Francesco Pichenstein, «Cerevisia» aprirà venerdì alle 18 con la possibilità di visitare gli stands fino alle 2. La tradizionale cena basata sugli abbinamenti fra pietanze e birre artigianali quest’anno è stata sostituita dalla preparazione di pizze a chilometri zero, disponibili per tutti senza prenotazione, mentre la musica, dalle ore 22, sarà assicurata dai Patricks. Sabato 19 l’orario di apertura si estenderà dalle 14 alle 2. Tra gli appuntamenti principali il workshop dedicato a birre e fumetti (alle 15), la cerimonia di inaugurazione (alle 16), e la consegna dei premi alle migliori birre e ai migliori birrifici (alle 18). Si continua domenica dalle 12 alle 21 con due laboratori.