Baita Toss diventerà punto sosta nella zona di Monte Malachino
l Monte Malachino (foto), oggetto di un intervento di riqualificazione ambientale, sarà dotato anche di un punto di sosta per i visitatori, grazie a una sistemazione di baita Toss, dove sarà realizzata una tettoia sotto cui ricavare un servizio igienico e un punto informativo per i fruitori della montagna; si aggiunge la realizzazione di un sentiero che diventerà punto di osservazione sulle praterie oggetto della «zona speciale di conservazione», progetto questo approvato già lo scorso gennaio.
Il monte Malachino, 1.823 metri di altitudine, sul versante destro della Valle dei Pilastri, è oggetto di un progetto di valorizzazione ambientale e paesaggistico, per garantire le «praterie xeriche» esistenti, caratterizzate da presenza di cotico aperto, con copertura media del 70% e rocciosità e pietrosità elevati, spesso dominati da graminacee.
Il progetto era stato steso dal dottore forestale Paolo Pozzatti e prevedeva il recupero a prato arborato di 4 ettari di terreno, per valorizzare uno dei pochi lembi di prateria xerica un tempo più diffusa, ma ormai quasi totalmente invasa dal bosco, di cui si intende evitare la completa «chiusura».
Progetto finanziato sul Piano di sviluppo rurale 2014-2020, «per la valorizzazione ambientale e paesaggistica dei pochi lembi di praterie xerica ancora presenti, recuperando a prato arborato circa 4 ettari di bosco di neoformazione e lembi residuali di praterie magre».
A seguito del nuovo bando sul citato Piano di sviluppo rurale per favorire la realizzazione di infrastrutture ricreative e informative turistiche, l’amministrazione comunale ha deciso di intervenire su Baita Toss, dando incarico all’architetto Edy Pozzatti, con studio in Trento, della progettazione definitiva dell’intervento; contestualmente al geologo Lino Berti di Denno è stato affidato l’incarico della predisposizione della relazione geologica e geotecnica al progetto definitivo.
Un progetto, viene specificato, che ha l’obiettivo «di migliorare l’attrattività dei territori rurali promuovendo la creazione di infrastrutture e servizi per la fruizione e la diversificazione dell’utilizzo turistico delle aree naturali, nonché quello di mantenere e creare nuove opportunità occupazionali tramite il sostegno alle iniziative che consentano di preservare e favorire la produzione di servizi ecosistemici, essenziali per il benessere dell’uomo, sotto il profilo estetico, ricreativo ed educativo».