L'Associazione Arte Sella si occuperà della valorizzazione del Lago dei Caprioli
Acque limpide, boschi incantati e facili passeggiate adatte a tutti.
Il lago dei Caprioli, a Pellizzano, è un piccolo gioiello incastonato tra le montagne della Val di Sole.
Un luogo di tranquillità e pace che per l’amministrazione comunale di Pellizzano va valorizzato esaltandone le sue peculiarità naturalistiche e paesaggistiche, riconoscendone e rispettandone il genius loci, che vi si respira. E come farlo? Affidandosi a degli esperti, che negli anni hanno saputo combinate natura, arte e cultura tanto da riuscire a dare vita a un’esperienza di valorizzazione ambientale di grande successo. Ecco quindi, che la giunta, guidata dal sindaco Dennis Cova, quando ha scelto il partner per studiare un progetto adeguato alle potenzialità di Fazzon e dell’ameno laghetto, ha deciso di affidarsi all’associazione Arte Sella, che in trent’anni ha ideato e creato il percorso creativo omonimo in Val di Sella a Borgo Valsugana. Un percorso che, oggi, purtroppo, è stato fortemente danneggiato dai fenomeni meteorologici di fine ottobre. «L’esperienza pluriennale dell’associazione – commenta il primo cittadino – dimostra come l’arte e la cultura, se declinate in armonia con il contesto naturale e mediante un progetto culturale molto ancorato alle caratteristiche del luogo, possano essere un motore di sviluppo di assoluto rilievo. Avevamo ragionato sulla possibilità di collaborare con l’associazione prima che succedessero i fatti legati al maltempo. Avevamo ipotizzato di creare un percorso che potesse legarsi anche al fatto che a Pellizzano nascerà il nuovo polo dell’infanzia». Il progetto, che nella delibera è stato indicato con il nome di «Pellizzano – Il campus della creatività», è in fase di studio e avrà l’obiettivo di proseguire quel lavoro di sistemazione e valorizzazione della zona già partito lo scorso anno con la realizzazione di sentieri, panchine, aree attrezzate per turisti e per le strutture ricettive che in estate portano i propri ospiti a Fazzon per trascorre una giornata all’aria aperta. L’area, soprattutto nel periodo estivo, è molto frequentata sia dalla gente del posto che da villeggianti: il sindaco stima una media di due trecento veicoli al giorno che transitano sulla strada che porta alla località. Qui e nei dintorni del lago, lavorano quattro attività turistiche, tra le quali la Malga Bassa e la Malga Alta di Pellizzano. «Non sappiamo cosa ci verrà proposto e cosa prevederà il progetto» aggiunge ancora Cova.
La fase progettuale, come si legge dalla delibera, avrà comunque la supervisione del direttore artistico Emanuele Montibeller. La prestazione (l’incarico richiede un contributo economico del valore di 10.000 euro più Iva) sarà suddivisa su tre fasi, tra loro propedeutiche: nella prima fase si indagherà la fattibilità attraverso gli strumenti urbanistico edilizi vigenti, le alternative, le potenzialità e le criticità, con la verifica di compatibilità dell’idea rispetto alla pianificazione locale e provinciale; con la seconda fase, accertata la fattibilità potenziale, si procederà allo sgrezzo volumetrico ipotizzando il numero e la dimensione delle strutture che comporranno l’Atelier diffuso del campus, che si realizzerà in coerenza con la morfologia del sito, valorizzandone gli spunti paesaggistici, le opportunità didattiche, i percorsi esistenti e potenziali, la possibile accessibilità a persone con disabilità; attraverso la terza fase, infine, si traccerà una stima dei costi per l’infrastrutturazione, la costruzione dei contenitori diffusi e la realizzazione contenuti didattici.