Michele Cova nuovo presidente Coba Diego Marcolla sarà il suo vice
Michele Cova, 45 anni di Denno, è il nuovo presidente del Consorzio Ortofrutticolo Bassa Anaunia (Coba). Ad eleggerlo è stato il consiglio parzialmente rinnovato uscito dall’assemblea del soci del 27 novembre scorso, riunitosi giovedì pomeriggio proprio per il rinnovo delle cariche direttive. Cova era uno dei neoeletti del cda, anche se l’esperienza amministrativa in seno al Consorzio non si può certo dire gli faccia difetto visti i tre mandati da consigliere ricoperti in passato prima di far decorrere i due anni senza cariche che per statuto sono conditio sine qua non per poter successivamente ricandidarsi al consiglio.
Disposizione, questa, che motiva l’uscita di scena, almeno per il prossimo biennio, del presidente uscente Luigi Fedrizzi che con l’assemblea del 27 novembre ha portato a termine il suo terzo mandato triennale.
Il passaggio dal vecchio al nuovo presidente si annuncia all’insegna della continuità, come del resto la nomina a vice presidente di Diego Marcolla di Masi di Vigo, vicino al presidente uscente nell’ultima consiliatura.
A mettere mettere un po’ di pepe sulla riunione di giovedì è stato l’articolo pubblicato da l’Adige, sulla decisione del Coba di acquistare un terreno da adibire a piazzali per 1 milione 330 mila euro. Passaggio delicato dell’ultima assemblea, fatto diventare di pubblico dominio dal consigliere Franco Bonn. «Pur avendo seguito la vicenda dall’esterno, da semplice socio non ci ho visto nulla di strano, anche perché in assemblea la questione è stata approfonditamente trattata - afferma il neo presidente Cova -. La proposta del consiglio di acquistare quel terreno è stata votata dall’assemblea (tengo a precisare che siamo l’unico consorzio che ha questo obbligo in statuto) a larga maggioranza, se non ricordo male con una trentina di persone fra astenuti e contrari su 147 voti. Piuttosto penso che qualcuno abbia cercato di strumentalizzare questo passaggio magari per condizionare il voto del consiglio per le cariche».
Sulla questione che comunque qualche increspatura ha creato nell’assemblea, è l’ex presidente Luigi Fedrizzi in prima persona a intervenire per fare ulteriore chiarezza. Ad iniziare dal prezzo dell’area, passato in un anno da 1 milione a 1 milione 330 mila euro. «Nel preliminare del 2017 si parlava di semplice proprietà - spiega -. Nel milione e 330 mila euro di quello di quest’anno si parla di area urbanizzata (comprensiva di viabilità, collaudo strade ed allacciamento delle acque bianche ecc.), con lo sbancamento di 28 mila metri cubi per portare al livello utile l’area, oltre naturalmente a quanto dovuto alla Denno Sviluppo srl».
Rispetto alle modalità in cui usciranno i soldi dalle casse di Coba, Fedrizzi tiene a sottolineare come il direttivo si sia mosso avendo come priorità la massima tutela del Consorzio: «Il preliminare è stato redatto da avvocati urbanisti e noi se tutto andrà bene firmeremo il rogito fra circa due anni. Nel frattempo ogni acconto che verrà versato a Denno Sviluppo al realizzarsi delle varie clausole e passaggi previsti sarà garantito da fideiussioni». E sulla reale necessità di avere nuovi piazzali? «Il consiglio - fatta eccezione per due componenti - l’ha ravvisata nell’ottica di riuscire a dare una sistemazione complessiva al compendio Coba risolvendo allo stesso tempo il nodo viabilità e separando il manufatto dai cassoni, agevolando così i flussi di traffico nel piazzale tenuto presente che Coba ha la più grande sala di lavorazione della Val di Non con la Cocea di Taio. Quei 6800 metri di terreno disponibile danno la possibilità di farlo e consiglio e assemblea l’hanno colta». Una partita immobiliare che si aggiunge a quella per i 5.500 metri di terreno in comproprietà (60% Coba) con la Col di Sporminore che aveva dato la disponibilità a vendere la propria quota del 40%: «Con Sporminore - conclude l’ex presidente - ci siamo lasciati con l’impegno di risentirci nel momento in cui ci fosse stata in ballo una progettazione. Toccherà quindi al nuovo presidente e al nuovo direttivo di Coba attivarsi, senza dimenticare l’importante ruolo di Melinda impegnatasi a reperire finanziamenti per gli ampiamenti piazzali di Denno e Cunevo».