Per Pellizzano e Ossana si avvicina la fusione comunale: nascerà Castel San Michele
I Comuni di Ossana e Pellizzano sono pronti alla fusione. Il processo di unione dei due enti dell’Alta Val di Sole, guidati dal sindaco Luciano dell’Eva (Ossana) e dal primo cittadino Dennis Cova (Pellizzano), dovrebbe trovare avvio alla fine del mese quando è prevista la convocazione dei rispettivi consigli comunali.
È da qualche tempo che le due giunte riflettono sul passo da fare e ora, spinte forse anche dall’approssimarsi delle elezioni amministrative del prossimo anno, hanno scelto di dare corso al procedimento per l’indizione in autunno del referendum che potrebbe dare vita a un nuovo Comune di circa 1.600 abitanti.
I motivi, come spiegano Luciano Dell’Eva e Dennis Cova, derivano in buona parte dalle difficoltà riscontrate nell’ambito delle gestioni associate obbligatorie dei servizi, alle quali partecipano, in alta valle, oltre alle amministrazioni di Pellizzano e Ossana, anche i Comuni di Vermiglio e Peio.
«Le gestioni associate non sono funzionali sebbene il nostro progetto sia stato ben strutturato - commenta infatti Dell’Eva - Non stanno funzionando e nessuno dei quattro Comuni è contento di come sta andando. Ogni cosa va a rilento, ci sono problemi di gestione, di personale e di altro genere. Abbiamo perciò pensato di proporre un progetto di fusione che possa risolvere questi problemi e dare una risposta più adeguata ai cittadini».
«A Pellizzano abbiamo sempre parlato di una possibile fusione - spiega quindi Cova - Le gestioni associate obbligatorie, sebbene forse non del tutto negative, hanno certamente mostrato i loro limiti. Ossana e Pellizzano sono due Comuni vicini, con caratteristiche simili per numero di abitanti e per bilancio. Abbiamo deciso di darci la possibilità di uscire dalle gestioni associate o quantomeno di vederne un’attenuazione».
E così per superare la difficoltà ci si affida alla fusione e, in autunno, gli elettori di Ossana e Pellizzano, se i consigli comunali avvalleranno l’iniziativa, potrebbero dare vita al Comune di Castel San Michele. Questa infatti una delle ipotesi sul nome da dare all’ente e che trae spunto da uno dei monumenti più rappresentativi non solo di Ossana ma dell’intera alta Val di Sole. Come si sta ancora valutando dove collocare la sede, che potrebbe essere divisa tra Ossana, dove troverebbe ubicazione la struttura amministrativa, e Pellizzano, dove vivrebbe la sede politica dell’ente. Ma non sono solo le mal sopportate gestioni associate a spingere le due amministrazioni in questa direzione. Anche la realtà territoriale concorre all’avvio del progetto. «I nostri due Comuni sono in una posizione bellissima - aggiunge quindi Dell’Eva - Ma geograficamente confiniamo con Comuni molto forti, in particolare dal punto di vista turistico, che ci stanno schiacciando. Questa fusione, oltre che ad aiutarci a reperire nuove risorse, può favorire la nascita di progetti che ci rendano più competitivi non solo dal punto di vista economico ma anche da quello del peso politico. Personalmente, ho cercato una fusione a quattro perché la ritenevo migliore per l’alta valle ma per ora non è possibile. E, quindi, o tutto rimaneva così com’è adesso o si sceglieva di provare un’altra strada». Se, dopo i consigli comunali, anche l’elettorato approverà la fusione, Pellizzano e Ossana ritorneranno a essere un unico Comune come accadde già nel periodo compreso tra gli anni ‘20 e ‘50 del Novecento. Per la valle, invece, questo sarebbe il terzo progetto di fusione promosso da enti comunali dopo quello riuscito con la fusione di Dimaro e Monclassico nel Comune di Dimaro Folgarida e quello fallito avviato in bassa valle da Malé, Croviana e Caldes con il supporto dei cittadini di Cavizzana e Terzolas con una raccolta firme.