Dopo 55 anni di barba e capelli Aldo Lorenzoni va in pensione
Sta per concludersi un’era per Aldo Lorenzoni, meglio conosciuto come Aldo el barber: dopo 55 anni di attività chiuderà a breve la sua bottega in via Carlo Antonio Martini, appendendo rasoi, forbici e pettini al chiodo.
Un barbiere che è una vera e propria istituzione per la borgata, apprezzato non solo per le sue doti professionali e la sua pluridecennale esperienza, ma anche per il suo carattere gioviale ed affabile. Il suo è un lavoro d’altri tempi, basti pensare che quando ha avviato l’attività nel 1964 in paese esercitavano altri 8 barbieri. La sua è una storia di impegno, passione ed abilità nell’usare lame e rasoi che ha inizio esattamente 60 anni fa, nel 1959, quando un ragazzino di 15 anni doveva prendere una decisione sul suo futuro lavorativo. «Un cugino di mio padre Olivo viveva in Francia ed era proprio un barbiere: mi sembrava molto affascinante ciò che faceva - ci racconta Lorenzoni -. Così, su consiglio e spinta di papà ho deciso di intraprendere questo cammino, prima come apprendista, poi mettendomi in proprio con l’apertura ufficiale della mia bottega il 30 ottobre 1964».
L’uomo è noto alla clientela anche come «il barbiere della Ferrari» in quanto è tifoso sfegatato della scuderia del Cavallino Rampante, oltre che della Juventus: nello studio sono appesi una bandiera della Ferrari, i cappellini autografati di Michael Schuhmacher, Rubens Barrichello e Felipe Massa e sono esposti in vetrinette numerosi modellini delle automobili. Aldo quando lavora indossa una casacca del mitico team di automobilismo, altro dettaglio che comprova la sua passione. Tante teste lavate, capelli tagliati e visi sbarbati in 5 decenni e mezzo, tra eventi epocali, mode che vanno e vengono e look classici. Gli strumenti del mestiere sono rimasti pressoché gli stessi, mentre è cambiato il modo di intendere la barba: c’è stato un tempo in cui chi non si radeva veniva visto come una persona poco curata, invece ora è di tendenza farla crescere, ma con stile e cura. Sicuramente la messa in commercio di rasoi elettrici da usare comodamente a casa ha fatto diminuire gli avventori, ma non troppo. «In molti procedevano da soli con la macchinetta e poi venivano da me per una regolata, perché il rasoio elettrico sarà pure pratico ma bisogna saperlo muovere correttamente - prosegue il barbiere -. A proposito di innovazioni, io ho sempre preferito lavorare manualmente di lama e forbici». Tra i clienti della bottega ci sono stati Cesare Maestri ed i campioni di ciclismo Maurizio Fondriest, iridato nel 1988,s e Loris Paoli, detentore di due titoli europei. «Non saprei quantificare tutti quelli che sono entrati qui, anche per uno scambio di battute o due chiacchiere: ognuno di loro, che ringrazio di cuore, mi mancherà e non so proprio come sarà la mia quotidianità una volta che avrò chiuso definitivamente questa porta».
Aldo è un personaggio eclettico e pieno di interessi e troverà sicuramente molti spunti per trascorrere il meritato tempo libero: ama scolpire ed intagliare il legno - ha tappezzato lo studio con la riproduzione degli stemmi comunali nonesi e solandri -, praticare attività sportive quali sci, pesca e bicicletta ed ha viaggiato molto insieme alla moglie Tullia Delpero (in passato sua aiutante) con la quale condivide l’amore per i gatti. «Il barbiere può far bello solo il guscio del cervello» recita l’emblematica massima sulla parete del salone.