Addio alla Nerina, la «regina» della cucina nonesa nel suo locale di Malgolo
Dal 1969, con il marito napoletano, ha accolto generazioni di appassionati nella locanda semplice ma irresistibile: è deceduta a 86 anni, la sua cultura culinaria trasmessa ai figli
MALGOLO (ROMENO). Si è spenta nella giornata di domenica, a 86 anni, Nerina Blasiol, cuoca conosciuta e apprezzata in tutto il Trentino che più di 50 anni fa aveva aperto, insieme al marito Francesco Di Nuzzo, l’albergo-ristorante che porta il suo nome a Malgolo, frazione di Romeno, il paese d’origine.
Era il 1969, infatti, quando Nerina e Francesco, dopo un’esperienza di vent’anni in Germania, dove lavorano e poi gestiscono un ristorante italiano, decidono di dare vita al loro sogno tra i verdi prati e i boschi dell’alta Val di Non: un ambiente a conduzione familiare, dove proporre una cucina tipica e genuina, i cui ingredienti principali sono l’amore e la passione. Gli stessi trasmessi ai figli Cecilia, Sandro, Loredana e Mario, che li affiancano nella conduzione dell’albergo e del ristorante.
Una locanda senza sfarzi, in cui si respirano profumi e un’atmosfera d’altri tempi, quando la semplicità era una filosofia di vita e l’autenticità un valore imprescindibile. Così è sorto un luogo in cui la cordialità è di casa. Una fucina di pietanze nostrane dove poter gustare i sapori della tradizione nonesa ma non solo: è viva, infatti, la contaminazione tra l’impronta napoletana di papà Francesco, scomparso 35 anni fa, e la cucina tipicamente trentina di mamma Nerina.
Tecniche e segreti tramandati ai figli, che hanno saputo svilupparli seguendo con orgoglio e con impegno le orme dei genitori. In tanti ricordano il Nerina e la famiglia Di Nuzzo apparire sugli schermi della tv alla “Prova del cuoco” o a “Unti & bisunti”.
In tantissimi, ieri pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Malgolo, hanno voluto salutare per l’ultima volta Nerina Blasiol. Simbolo di una cucina che sa valorizzare i prodotti del territorio. Una cucina onesta, appassionata, indimenticabile.