CROVIANA. Si sono svolti nel pomeriggio di oggi, giovedì 26 gennaio, i funerali di Mirko Angeli, comandante del corpo di Croviana dal 2019 e vigile del fuoco volontario dal 1995, scomparso per una malattia a soli 45 anni.

Attonita, sgomenta e senza parole. È un'intera comunità, quella di Croviana e di tutta la Val di Sole, a rimanere ammutolita davanti alla scomparsa, improvvisa e inaspettata, del comandante dei vigili del fuoco volontari di Croviana Mirko Angeli. L'uomo è scomparso a soli 45 anni nella sera di lunedì 23 gennaio dopo un periodo di malattia lasciando la moglie Claudia e due figlie di 3 e 13 anni.

Dipendente della carpenteria metallica di Dimaro, Angeli era molto conosciuto per il suo grande impegno nel mondo del volontariato e dell'associazionismo. Pompiere dal 1995 e poi comandante del corpo del comune della bassa Val di Sole dal 2019, non si è mai risparmiato nel mettersi a disposizione e nell'aiutare la sua comunità. In ogni occasione, che si trattasse di soccorso in situazioni di intervento o dell'organizzazione di una festa o di un evento sportivo, Angeli era sempre in prima fila, con l'entusiasmo di chi ama mettersi al servizio degli altri.

È così che lo ricordano quanti hanno avuto il piacere di conoscerlo, come l'amico Francesco Moratti che con lui ha collaborato nell'associazione sportiva di Croviana, della quale Angeli è stato anche presidente per qualche anno. «Era una persona disponibile in tutto - racconta infatti Moratti - Chiara, limpida, senza doppi fini. Era affidabile: se diceva che c'era, lui c'era. Potevi contare sul suo aiuto. Ricordo il gran lavoro che abbiamo fatto quando, sotto la sua presidenza, abbiamo deciso di realizzare a Croviana i campi da beach volley...».

Moratti, da presidente dell'associazione Apicoltori della Val di Sole, ricorda anche la sua passione per il mondo delle api e del miele. «Lui e la sua famiglia - aggiunge ancora - hanno fatto davvero tanto per la buona riuscita di Melissa, la festa del miele nuovo che si teneva nelle estati di Croviana».

Ad essere in lutto è anche e soprattutto l'intero modo dei pompieri: dopo l'annuncio della sua morte pubblicato sulla pagina Facebook dalla Federazione dei corpi vigili del fuoco volontari, che ha ribadito come Angeli nonostante l'ultimo periodo caratterizzato dai problemi e dalle difficoltà non abbia mai fatto venir meno l'attaccamento al suo corpo, alla divisa e la grande attenzione ai bisogni e alle esigenze della comunità, il cordoglio è corso velocissimo sui social, da un profilo all'altro degli amici, da una pagina all'altra dei vari corpi delle valli del Noce.

«Era solare, ottimista e fino all'ultimo si è speso per i vigili del fuoco - afferma quindi l'ispettore distrettuale dell'Unione dei corpi dei vigili del fuoco della Val di Sole Ivano Ceschi -. L'ho sentito per l'ultima volta giovedì scorso per l'organizzazione di alcuni corsi. Non si è mai lamentato. La sua scomparsa lascia un grandissimo vuoto».

Riservatissimo, fino all'ultimo momento Angeli, infatti, non ha fatto mai pesare la propria malattia, come ricorda anche il sindaco di Croviana Gianluca Valorz. «La nostra comunità è davvero scossa - commenta il primo cittadino, che porta il cordoglio di tutta l'amministrazione comunale - Era una persona che nella comunità c'era davvero, era attiva e sempre in movimento. Ha sempre coltivato la passione per il volontariato di qualsiasi tipo. Era anche un appassionato cacciatore. Si fa fatica ad accettare la scomparsa di una persona così giovane».

«Da vigile del fuoco - aggiunge - ha saputo onorare la divisa che indossava con professionalità e rispetto, riuscendo a tenere unito un corpo che ha avuto in questi anni un importante cambio generazionale e far crescere un bel gruppo allievi. Ha saputo trasmettere questa sua passione a tutti - conclude Valorz - e il suo impegno e la sua disponibilità rimarranno per sempre d'esempio nella nostra comunità». Partecipano al cordoglio della famiglia anche l'ex sindaca di Croviana Laura Ricci («Angeli avrebbe potuto dare ancora tanto alla comunità» dice) e la società Funivie Folgarida Marilleva dove, in passato, l'uomo ha lavorato per diverse stagioni e dove è ricordato ancora in modo molto positivo.