Condannato l’investitore ubriaco: nell’incidente perse la vita Gino Sebastiani
All'incidente aveva assistito impotente la moglie dell'uomo, Maria Cristina Chini che si trovava dall'altra parte della strada. Luigi Sebastiani era molto conosciuto in valle per la sua attività di volontario. Suonava infatti la fisarmonica nelle case di riposo della zona
MOLLARO. É stato condannato con rito abbreviato a un anno e 4 mesi per omicidio stradale, pena sospesa, R.C., 51 anni, residente a Predaia. L'uomo era alla guida della vettura che il 30 luglio 2022 investì mortalmente lungo la statale a Mollaro Luigi Sebastiani (nella foto) , 73enne di Priò (Predaia). L'incidente era avvenuto sulla corsia che affianca la statale 43 della Val di Non, all'altezza del centro commerciale di Mollaro, in un tratto di strada dove c'è il sottopasso che però non sempre viene utilizzato.
La pm Patrizia Foiera, titolare dell'inchiesta, aveva chiesto per il conducente della vettura una condanna 2 anni e 9 mesi, pur avendo riconosciuto il concorso di colpa della vittima che non avrebbe dovuto attraversare la strada in quel punto ma utilizzare il sottopasso. Durante il processo l'imputato, difeso da Matteo Livio e Gloria Valentini, sono però riusciti a far cadere l'aggravante della velocità, circostanza questa che aveva impedito inizialmente il patteggiamento.
Risultava infatti inizialmente che l'automobilista avesse superato di 50 chilometri orari il limite di velocità considerato che nei pressi del luogo dell'incidente c'era un cartello che raccomandava i 20 chilometri orari. I legali hanno però dimostrato che quel segnale era stato messo dal proprietario del centro commerciale e non del Comune. Quindi anche se l'imputato viaggiava a velocità ben più elevata, non è stato contestato l'eccesso di velocità. Non è invece caduta l'accusa di guida in stato di ebbrezza. L'incidente era accaduto verso le 16 e 30.
L'investitore, dopo aver lavorato in campagna, si era fermato a bere qualcosa con gli amici. Due ore dopo l'incidente il tasso alcolemico emerso dal test segnava 0,97, dunque sopra il consentito. Per lui, oltre alla condanna, anche patente sospesa per un anno. Secondo la ricostruzione dei fatti il guidatore della vettura aveva imboccato la corsia di decelerazione per accedere alla strada di servizio destinata agli utenti del centro commerciale ad una velocità tra i 90 e i 100 all'ora.
Nonostante la lunga frenata non era riuscito ad evitare l'impatto con Luigi Sebastiani che era poi deceduto in seguito all'investimento per grave trauma cranico e le lesioni riportate nell'impatto. All'incidente aveva assistito impotente la moglie dell'uomo, Maria Cristina Chini che si trovava dall'altra parte della strada. Luigi Sebastiani era molto conosciuto in valle per la sua attività di volontario. Suonava infatti la fisarmonica nelle case di riposo della zona.