Omicidio di Fausto Iob, la giunta comunale di Predaia: “È vittima del dovere”
Avviato l’iter per chiedere al Ministero questo riconoscimento per il custode forestale ucciso. La sindaca: “È deceduto a causa di un evento criminoso durante lo svolgimento del proprio servizio”
LA TRAGEDIA Il custode dell’orso trovato morto nel lago di Santa Giustina
PREDAIA. Fausto Iob è una "vittima del dovere". E come tale va riconosciuto.A fare il primo passo perché ciò avvenga, e il custode forestale ucciso il 3 giugno 2022 sia considerato sostanzialmente un "caduto in servizio", è stata la giunta comunale di Predaia che il 6 novembre ha approvato una delibera da trasmettere al Ministero dell'Interno. Delibera che servirà a far includere Iob nello speciale elenco che ogni anno assegna un risarcimento ai familiari superstiti di questo genere di vittime. Cifra, è scontato dirlo, che non restituisce certo quanto è stato perso: una vita è una vita, impagabile.
«Il Comune di Predaia riconosce, con grande orgoglio, Fausto Job, dipendente custode forestale agente di pubblica sicurezza, come vittima del dovere in quanto deceduto a causa di un evento criminoso durante lo svolgimento del proprio servizio», sottolinea la sindaca Giuliana Cova.
Fausto Iob, 60 anni, era dipendente del Comune di Predaia: in questa veste, durante un turno di lavoro a inizio giugno di due anni fa, aveva sorpreso il boscaiolo David Dallago, 38 anni, a rubare un carico di legna dai boschi che da molti anni era chiamato a sorvegliare. Aveva chiesto che l'uomo restituisse quanto prelevato ma - secondo le sentenze rese finora sul caso - questi lo aveva aggredito colpendolo molte volte alla nuca e poi gettandolo nel lago di S. Giustina, dove il custode era morto per asfissia.
Per questo Dallago (che ha sempre respinto ogni addebito) a fine dicembre 2023 è stato riconosciuto colpevole di omicidio pluriaggravato e furto in primo grado, con le aggravanti dei futili motivi e di aver agito contro un pubblico ufficiale: sentenza di pena a vita confermata poi dalla Corte d'assise d'appello di Trento il 23 settembre scorso.Fausto Iob è dunque un pubblico ufficiale morto nell'espletamento del dovere, proprio come i carabinieri, i poliziotti, i soldati, i giudici vittime di criminalità o di terrorismo.
La giunta comunale di Predaia, approvando la scorsa settimana la delibera, ha richiamato nel titolo l'articolo 3 del Dpr 243/2006, provvedimento che si pone l'obiettivo di estendere progressivamente i benefici già previsti in favore delle vittime della criminalità e del terrorismo anche ai caduti o feriti nell'adempimento del dovere, secondo quanto previsto dalla legge 266 del 2005. In Trentino non risultano precedenti di questo genere.
L'articolo 3 del Dpr 243 stabilisce che le procedure di esame delle singole posizioni siano attivabili a domanda degli interessati e che le domande possono essere presentate alle amministrazioni di appartenenza delle vittime le quali, dopo aver istruito la pratica, la trasmettono al Ministero dell'interno - Dipartimento della pubblica sicurezza che aggiorna entro il 30 marzo ed il 30 settembre di ogni anno una graduatoria unica nazionale.
Il Ministero poi, dopo aver verificato la compatibilità finanziaria generale con il limite massimo di spesa annuale e con le risorse in atto disponibili, trasmette alle amministrazioni di appartenenza delle vittime l'elenco nominativo dei destinatari delle provvidenze, in favore dei quali dovrebbe poi essere stabilita la corresponsione del risarcimento.