BESENELLO - L'approvazione del tratto veneto della Valdastico da parte del Comitato interministeriale, per Besenello era come una pistola puntata alla tempia. Ecco perché il Comune della Sinistra Adige ha deciso di fare ricorso al Tar del Lazio contro l'approvazione preliminare del primo lotto autostradale, da Piovene Rocchette al fondo della Val d'Astico, avvenuta lo scorso marzo.

Una scelta, quella di ricorrere, avallata dalla giunta comunale con la delibera del 1 ottobre, che incarica l'avvocato Giandomenica Falcon e la collega Federica Scafarelli impegnando quasi 11mila euro. Una cifra che per Besenello è tutt'altro che irrisoria. «La Società Serenissima vuole logorarci. Stiamo combattendo una guerra di trincea, sanno che noi siamo piccoli e questa battaglia ci costa fatica, ma noi non vogliamo mollare», annuncia il sindaco di Besenello, Cristian Comperini.

Il ricorso è quindi il segnale che la resa della Vallagarina è ancora lontana. «Il tracciato del lotto approvato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica ricalca quello precedente e anche se riguarda solo il tratto veneto, non possiamo abbassare la guardia», prosegue il primo cittadino di Besenello. Una volta costruita l'opera in provincia di Vicenza - dove le istituzioni sono largamente favorevoli al progetto - il prolungamento della Pirubi fino all'A22 sarebbe logico e le ruspe molto difficili da bloccare.

Per questo Besenello ha deciso di schierarsi al fianco ai comitati locali veneti che in questi ultimi mesi stanno dando battaglia alla Società Serenissima e ha fatto ricorso al Tar. Per confrontarsi con i gruppi veneti e sensibilizzare la popolazione, sabato 12 ottobre a Trento nella sala rosa della Regione ci sarà l'incontro «Autostrada Valdastico-Pirubi: quanto costa, a chi serve?» organizzato dal Comitato «No Valdastico Nord» e dal Coordinamento trentino «No Valdastico». Alla tavola rotonda partecipano il geologo Luigi Frassinella e l'architetto Renzo Priante, oltre