Gatto «impiccato» a Bosentino: era morto per cause naturali
Si era pensato addirittura ad un "avvertimento" quando, nei giorni scorsi, venne ritrovato su un cancello d'ingresso secondario dell'asilo di Bosentino il cadavere di un gatto che sembrava essere stato impiccato alla recinzione. Al sindaco Fernando Leonardelli era parso da subito strano però che in un paese come il suo si ricorresse a simili messaggi. Così ha approfondito la questione e, dopo l'esito dell'esame eseguito da un veterinario sul corpo del felino, ora può dire con certezza che l'animale (un'anziana femmina randagia) «è deceduto di morte naturale, non vi sono segni di strangolamento, di traumi dovuti ad un eventuale investimento stradale e men che meno di percosse».
Resta il fatto, grave, che qualcuno quel corpo l'ha "appeso" alla ringhiera. «Un episodio sicuramente da condannare e da isolare - continua il sindaco nella lettera spedita a l'Adige in cui spiega l'accaduto - e se possibile da accertarne la responsabilità».
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