Hockey, daspo per quattro tifosi delle «Linci» perginesi
Chiuse le indagini sulla rissa durante la partita Feltre-Pergine
Sono cinque gli indagati per la rissa tra i tifosi dell'Hockey Pergine Sapiens e i supporter dell'Hc Feltre ghiaccio, scoppiata durante partita a fine novembre al palaghiaccio di Feltre. Nei guai per rissa sono finiti quattro perginesi e un feltrino, ma oltre al procedimento penale c'è anche quello amministrativo con il divieto di avvicinamento ai luoghi dove si svolgono partite per un anno e sei mesi.
I cinque indagati sono stati dunque colpiti dal Daspo - cioè divieto di accedere alle manifestazioni sportive, una misura prevista dalla legge italiana al fine di contrastare il fenomeno della violenza negli stadi di calcio (ma non solo) - emesso dal questore di Belluno. La partita, valevole per il campionato nazionale di serie B, si giocò il 28 novembre scorso e terminò con la vittoria delle «Linci» perginesi. Era stato nell'intervallo tra un tempo e l'altro che scoppiò la rissa, nei pressi del bar. I carabinieri subito intervennero per sedare il violento confronto tra tifosi «salvaguardando l'incolumità di altri 300 spettatori e lasciando che la manifestazione sportiva proseguisse senza ulteriori incidenti» come evidenzia il capitano Angelo La Chimia, della Compagnia di Feltre.
Alcuni tifosi dovettero ricorrere alle cure del pronto soccorso ed un gruppo di supporter delle «Linci» vennero accompagnati in caserma e sentiti a verbale per accertare le singole responsabilità. In quell'occasione dichiararono di essere stati aggrediti e provocati dalla tifoseria avversaria. La procura di Feltre aveva aperto un fascicolo ipotizzando il reato di rissa: nei giorni scorsi si sono chiuse le indagini a carico dei cinque tifosi indagati.