I contromano a Pergine? «Automobilisti irresponsabili»
Il comandante della Polizia Locale, Andrea Tabarelli, non usa mezzi termini per quanti, in queste ultime settimane, con le loro autovetture procedono contromano in tratti a senso unico, uno per tutti quello di via al Lago, a fianco della nuova pista ciclopedonale.
Viste le segnalazioni non proprio sporadiche, risulta difficile parlare di semplice distrazione: «Diamo alle cose il loro nome - dice Tabarelli - queste persone sono degli irresponsabili (in realtà il termine sarebbe stato più colorito) perché non si può parlare solo di distrazione alla guida, vista anche la segnaletica abbondante e ben visibile posta nei tratti interessati. Stiamo parlando di una questione culturale, perché questa gente mette in pericolo la vita degli altri, oltre alla propria». A conferma di questo, alcuni commenti alle foto di macchine contromano pubblicate su Facebook segnalano come gli automobilisti contromano, informati del senso di marcia sbagliato imboccato, non abbiano una reazione propriamente calma.
La segnaletica, appunto: è ben visibile, all’altezza della rotatoria dello svincolo di San Cristoforo, un grande pannello che indica come la strada diventi a senso unico una volta arrivati al parcheggio della bretella; inoltre, per proseguire contromano, è necessario aggirare una barriera tipo «new jersey» che di fatto sbarra completamente la corsia in direzione Pergine, con altra segnaletica di divieto a supporto.
«Noi non possiamo essere presenti sul posto 24 ore al giorno - continua Tabarelli - anche per via dell’organico e del vasto territorio che dobbiamo coprire: quando è possibile una nostra pattuglia si posiziona all’altezza del parcheggio per controllare la situazione, ma non è questa la soluzione al problema».
Intanto, nonostante l’appello del sindaco alla prudenza e all’attenzione per la chiusura di via Dos de la Roda in direzione Pergine per i lavori al nuovo innesto sulla Statale della Valsugana, è arrivata la prima segnalazione di una motocicletta contromano. E il parcheggio di via al Lago, testimoniano quanti risiedono nelle vicinanze, più che adibito alla sosta dei veicoli sembra diventato uno spiazzo per l’inversione di marcia delle vetture «distratte».