Castello di Pergine, un Comitato per l'acquisto

di Luigi Oss Papot

 
«Sense of belonging», in inglese «senso di appartenenza»: ruota semplicemente attorno a queste tre parole il presente, e forse anche il futuro, del castello di Pergine.
È il titolo dell’ultima mostra d’arte inaugurata sabato. Ma anche il senso con cui un Comitato di cittadini vuole acquistare il castello affinché rimanga un «patrimonio dei perginesi». 
 
Come detto, sabato è stata inaugurata l’ultima mostra al castello di Pergine a firma Theo Schneider e Verena Neff, i gestori che negli ultimi 25 anni, nel maniero di proprietà della famiglia Oss, hanno aperto i battenti ogni stagione, organizzato esposizioni di opere artistiche ogni anno, in poche parole hanno dato vita a quello che è, per antonomasia, il simbolo di Pergine. Come già annunciato ancora l’anno scorso però, a novembre i gestori lasceranno. E per volontà della famiglia proprietaria il maniero medievale è in vendita.
La mostra, ad opera dell’artista svizzero Roger Rigorth, consta di una ventina di opere in legno, fibre ed altri materiali naturali che ben si armonizzano con l’austera struttura. Il titolo di quest’ultima mostra è appunto «Sense of belonging», cioè «senso di appartenenza».
 
Ed è proprio ispirandosi a questo «senso di appartenenza» che alcuni cittadini perginesi, spinti a non voler vedere il castello chiuso, inaccessibile, trasformato in chissà cosa o peggio ancora dimenticato e in stato di abbandono, vanificando quindi tutto il lavoro che i gestori in quest’ultimo quarto di secolo hanno cercato faticosamente di portare avanti, hanno deciso di costituire un comitato di scopo, a cui tutti possono partecipare, per raccogliere i fondi necessari all’acquisto del castello: non per stravolgere quanto fatto finora, anzi, ma per mantenere vivo il castello esattamente negli stessi termini in cui lo si è fatto in questi ultimi 25 anni. E negli stessi termini previsti dallo stesso atto di compravendita dell’8 ottobre 1956, con cui il Comune di Pergine passava la proprietà a Mario Oss.
 
Si legge infatti in alcune clausole che «il compratore si impegna a provvedere alla buona manutenzione dello stabile e a dare al castello un indirizzo ed una destinazione turistica; il compratore costituisce a favore degli abitanti ospiti del Comune di Pergine il diritto di accedere, passare e trattenersi nelle adiacenze stesse di quella parte di immobili compravenduti; il compratore prende atto che il Castello è soggetto ai particolari vincoli stabiliti per i monumenti nazionali, ed in particolare si obbliga fin d’ora a lasciare visitare il Castello secondo un orario che verrà concordato con l’autorità competente».
 
Agendo a nome della cittadinanza perginese, che più volte e su più fronti si è interrogata sul futuro del castello, e per senso di responsabilità, Michele Andreaus, Massimo Oss, Carmelo Anderle, Flavio Pallaoro, Manuela Dalmeri, Silvio Casagrande e Denis Fontanari hanno perciò dato vita a questo comitato, per «realizzare un sogno», come dicono, e per far continuare a vivere Castel Pergine.
 
La famiglia Oss si è mostrata subito interessata a questo progetto di sottoscrizione pubblica ed i contatti, in questi ultimi mesi, si sono succeduti raggiungendo delle basi d’accordo: un fatto molto positivo e che fa ben sperare i componenti del comitato. Perché anche la famiglia Oss vorrebbe mantenere quel legame fra cultura e castello che in questi ultimi anni è andato via via rafforzandosi.
 
Il compito è difficile: raccogliere un milione di euro entro la fine di giugno per firmare il compromesso di vendita e diversi altri, tanti quanto stabilito nell’accordo riservato fra comitato e famiglia Oss, entro dicembre, necessari al passaggio di proprietà. Il clima costruttivo che anche fra enti ed istituzioni si respira, fa ben sperare tutti. «I sogni possono avverarsi se supportati dal comune impegno - hanno concluso i membri del comitato - il nostro sogno può essere contagioso e diventare esempio per altre realtà. Proviamoci».
 
Chi volesse contribuire, con versamenti da 100, 300 o 1000 euro, troverà tutte le informazioni utili sul sito www.comitatocastelpergine.it. Se il progetto andrà a buon fine, il comitato - che avrà raggiunto il suo scopo - si trasformerà in una fondazione senza scopo di lucro per gestire il castello. Castello che, si sottolinea, deve rimanere «un bene di tutti e per tutti».

comments powered by Disqus