Per l'acquisto di Castel Pergine sorgono le prime complicazioni
Come già emerso da una delle ultime riunioni fra volontari del Comitato Castel Pergine, l’operazione di acquisto popolare del maniero medievale non si è certo fermata dopo lo slancio iniziale (oltre 600 sottoscrizioni per circa 160 mila euro), ma ha dovuto tuttavia fare i conti con le prime difficoltà sul percorso, facendo rallentare un po’ i piani. A spiegare la nuova situazione è il presidente del Comitato, Michele Andreaus, con una nota: «Quando siamo partiti a fine aprile - scrive Andreaus - eravamo consci della difficoltà del percorso che abbiamo deciso di intraprendere. All’inizio forse sembrava tutto meno complicato, poi in realtà abbiamo dovuto gestire un contesto in continua evoluzione, che cambiava e cambia di settimana in settimana».
Inizialmente si assicurava la firma del preliminare, atto che avrebbe formalizzato il passaggio a Fondazione e ufficializzato l’operazione, per il mese di luglio, ma poi si è deciso di posticipare a data da destinarsi questo momento: «I tempi si sono allungati - prosegue Andreaus - prima su richiesta dei venditori, poi su nostra richiesta, in quanto mancano ancora tutte le certezze per poter procedere. La risposta delle istituzioni, pur positiva, è molto più lunga di quel che pensassimo inizialmente e la sola sottoscrizione non basta per procedere. Per questo motivo dobbiamo procedere in modo ancora più convinto e ampio con la sottoscrizione. Pergine ha dato molto, ma ancora molto si può fare, e non solo a Pergine, ma nell’intera Valsugana, in Trentino e anche fuori della nostra provincia».
Dopo aver spiegato in quali termini si potrebbe operare se l’operazione dovesse andare a buon fine («il progetto non vede l’acquisto del castello come punto di arrivo, ma come punto di partenza» dice Andreaus), cioè con il miglioramento del castello dal punto di vista della fruibilità, con un impianto di riscaldamento per consentirne l’apertura anche nei mesi invernali e la riduzione delle barriere architettoniche: tutto questo, ovviamente, in accordo con la Soprintendenza e solo grazie al flusso finanziario importante.
«Accanto a questo - prosegue Andreaus - sempre nella valorizzazione della filiera del territorio vi è il progetto di creare uno spazio per start-up innovative da parte di giovani imprenditori della filiera agro-alimentare, dell’artigianato, del turismo sostenibile».
Tutto questo però, secondo il Comitato, solo se l’operazione continuerà con ancora più intensità ed entusiasmo: «principale obiettivo per i prossimi mesi - conclude Andreaus - è mettere in sicurezza l’operazione, arrivando finalmente a sottoscrivere il preliminare e bloccare così l’acquisto del Castello. Per fare questo sarà necessario continuare ancora più intensamente a sostenere l’operazione».
Per ora solo la Cassa Rurale Alta Valsugana ha assicurato il suo appoggio finanziario. Come prossimo evento a sostegno della sottoscrizione invece, domani alle 20.30, nel foyer del teatro comunale, si terrà un concerto dei Simart Kabrudi project (quattro giovani artisti trentini), che offriranno brani cantautorali fra blues, flamenco e rock.