Primi cinghiali avvistati in Val Cadino
Le proprietà del comune di Fornace nella zona della «Fornasa» che interessa la Val Cadino, nel più ampio territorio di Fiemme, sono state quelle maggiormente colpite dagli eventi meteorologici avvenuto nello scorso anno. Soprattutto in riferimento alle «trombe d’aria» verificatesi nell’estate scorsa e che hanno fatto schiantare un’enormità di piante, stimate in circa 2.000 metri cubi. Tanto che, sul totale di 717 ettari di proprietà, dei quali ben 469 sono a bosco (il rimanente a pascolo), gli 8.450 metri cubi di legname previsti in asporto fino all’anno 2020 dal Piano di gestione aziendale forestale, sono già stati ampiamente superati.
La situazione è stata resa nota dal direttore distrettuale Forestale, Bruno Crosignani, in occasione della recente sessione forestale di Fornace alla quale, assieme al vicesindaco Marco Antonelli (competenza sulle foreste), al sindaco Mauro Stenico e al consigliere comunale Gianni Valentini (rettore dei cacciatori di Fornace), hanno preso parte il comandante la Stazione forestale, Maurizio Poli e il custode forestale, Giancarlo Genettin.
Quindi, risultando già assegnati, in anticipo, 8.870 mc di legname,per il prossimo triennio che porta a scadenza del «Piano», si potrà prevedere solo raccolta di piante schiantate o colpite da bostrico, ha aggiunto Crosignani.
I risultati prodotti dal progetto occupazionale proposto e sostenuto dal Bim dell’Adige, con la scelta di destinare il 30% delle proprie risorse (non ridistribuite fra i Comuni membri) a sostegno del lavoro temporaneo di 430 persone, sono stati resi noti da Antonelli. Vicesindaco che ha mostrato di apprezzare l’iniziativa gestita da Sova (Servizio sostegno occupazionale e valorizzazione) che ha pure permesso di risparmiare sulle migliorie boschive.
Esperienza da ripetere anche quest’anno, ha aggiunto Antonelli che ha ringraziato «Azione 19», cacciatori e Amici della montagna, per gli interventi di pulizia e manutenzione.
Assessore alle foreste che ricorda il rinnovo decennale della convenzione che mantiene Fornace nell’Associazione Lagorai e l’approvazione del progetto per la sistemazione delle strade forestali Cune-Valletta e Fratton da realizzarsi entro giugno del 2019. A concorrere alla spesa ammessa c’è il contributo di 69.547 euro (70% del totale) concesso dal Piano di sviluppo rurale (Psr). Dell’attività venatoria ha circostanziato il comandante Poli, evidenziando le criticità dovute dalla presenza in valle di Fassa di una decina di lupi, con conseguenti predazioni di selvatico e domestico (pecore, asini, bovini giovani). Difesa dal lupo definita difficile e costosa (reti elettrificate). Viceversa, l’orso sembra essere svanito nel nulla.
In Fiemme e Fassa - quindi, compresa la «Fornasa» - sono certificati 1.175 cervi e 620 altri ungulati. Anche con qualche avvistamento di cinghiale.