Tutta Civezzano ha salutato Barbara Oberosler
Nella rosa candida di fianco alla bara, tutto il calore nostalgico espresso dai bambini del campeggio parrocchiale e dal «Coretto» che con il canto ha porto un caldo saluto a Barbara.
Barbara Oberosler che ieri pomeriggio è stata accompagnata nell'ultimo suo viaggio terreno da una comunità di Civezzano in lacrime e da tantissimi altri venuti da fuori. Una marea di persone, strette in un forte abbraccio al marito Gianluca Schmid (assessore comunale a Civezzano dove comanda il Corpo del pompieri), alla giovane figlia Nadia, ai genitori Liana e Roberto Aldo, ai suoceri Adriana e Pier Luigi e agli altri congiunti.
Una donna forte e generosa, Barbara, che all'età di trentotto anni ha dovuto cedere, dopo lunghi periodi di sofferenza. Avversità fisiche che per molto tempo l'avevano resa invincibile. «Cosa posso dire in questa circostanza piena di dolore? Barbara ha dato tutto di se per i giovani» sono state le prime parole strozzate in gola dal pianto, pronunciate dal parroco don Guido Corradini. Che si è fatto forza per proseguire con l'omelia, ricavando dalla morte e risurrezione di Lazzaro, spiegazioni e motivi di fiducia da donare ai congiunti, per una promessa di vita eterna.
E, la commozione, era visibile dappertutto, dentro la chiesa gremita e fuori sul sagrato. Con presenze di divise e uniformi in ogni angolo. Dai tanti pompieri anche con i massimi ruoli provinciali, agli alpini, rappresentanti della Banda sociale (Barbara vi aveva militato fino da giovanissima). E, ancora, Protezione civile, associazione carabinieri in congedo e volontari della Croce rossa.
Tante anche le autorità con il sindaco Stefano Dellai e di altre comunità, fra i quali Roberto Oss Emer e il presidente della Comunità di Valle, Caresia e l'assessore provinciale Dallapiccola. Non sono certo mancate le tante magliette colorate a richiamare campeggio e il Grest, ambito dove Barbara è stata una presenza rassicurante. Assieme a tanti altri gruppi e associazioni del territorio.
«Siamo tristi ma continuiamo a vivere il bene prezioso dei tuoi ricordi» hanno aggiunto i rappresentanti del campeggio, mentre i colleghi di lavoro (Barbara era un tecnico Itea) hanno inteso evidenziare l'abnegazione e l'impegno della collega. «Ti ricorderemo quale vulcano di idee, sempre piena di vita e positività» sono state le parole degli «amici di sempre, i tuoi pompieri». Liberando il grande applauso ad accompagnare il corteo fino al cimitero per l'ultimo «Ciao, Barbara».