Variante del PRG: settanta richieste per nuove edificazioni

di Luigi Oss Papot

Per il cantiere della variante al Piano Regolatore Generale, il Comune di Pergine ha istituito anni fa ancora un tavolo tecnico, formato da rappresentanti nominati dagli ordini e collegi professionali provinciali.
E recentemente, vista la prossima conclusione di legislatura, è stato elaborato un documento che riassume il lavoro di questi anni affinché possa proseguire anche dopo la tornata elettorale.

«Una variante generale allo strumento urbanistico comunale -spiega l’assessore Massimo Negriolli- rappresenta un processo complesso e articolato sia sotto il profilo amministrativo-procedimentale sia sotto quello tecnico-disciplinare. Considerato inoltre che il Prg è un documento di natura tecnico-politica, in cui le scelte operate devono essere l’esito di un processo decisionale ampio e partecipato attraverso il quale poter maturate scelte possibilmente condivise, corresponsabili e robuste nel tempo, l’amministrazione ha ritenuto di costituire una apposita commissione consiliare deputata a governare il processo decisionale per la variante generale al Prg. La commissione ha il compito di approfondire ed indicare obiettivi e strategie in coerenza con il documento di indirizzi approvato dalla giunta comunale e con le indicazioni tecnico-operative proposte dal tavolo tecnico».
A conclusione dei lavori del tavolo tecnico, è stato elaborato un documento che sintetizza le considerazioni e le riflessioni scaturite dalla discussione sui temi trattati nei 12 incontri che si sono tenuti a partire dal suo insediamento, che hanno visto la partecipazione di esterni invitati di volta in volta in qualità di esperti o portatori di interessi. Le argomentazioni trattate sono state successivamente portate all’attenzione della commissione consiliare e condivise in tale sede.

Fra gli argomenti affrontati dal tavolo tecnico ci sono: la revisione del piano dei centri storici, le aree residenziali, la valorizzazione turistica e ricreativa del territorio, la situazione e le prospettive del settore produttivo e commerciale locale, le aree agricole e gli spazi aperti, la programmazione strategica di aree e servizi pubblici.

In relazione al procedimento di variante, durante il periodo di pubblicazione sono pervenute complessivamente 129 proposte, di cui circa 70 richieste di nuova edificabilità, in prevalenza da aree non edificabili ad aree residenziale; circa 40 richieste generiche di modifica della destinazione urbanistica; circa 20 richieste di altro genere (proposte di carattere generale quali ad esempio la realizzazione di nuovi marciapiedi, di strade e altro).
«Le proposte pervenute -conclude Negriolli- saranno oggetto di valutazione ai fini della loro eventuale accoglibilità sulla base dei criteri di valutazione che saranno definiti nell’ambito della prosecuzione del processo di formazione del nuovo Prg e che saranno elaborati tenendo conto di quanto riportato nel documento sottoscritto dalla commissione consiliare».

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